In questa lezione parleremo di conflitto da menomazione od interferenza, dei poteri dello stato, del conflitto di attribuzione intersoggettivo, del giudizio di legittimità costituzionale, di ordinanza di inammissibilità, di sentenze di merito e di sentenze di rigetto.
- Ammissibilità
referendum abrogativo (la legittimità viene dichiarata dalla Cassazione);
- Accusa
del Presidente della Repubblica;
- Questioni
di legittimità Costituzionale (diversa dalla competenza “conflitto di
attribuzione”).
ESEMPIO CONFLITTO DA MENOMAZIONE
o INTERFERENZA
Quali sono le garanzie
riconosciute a deputati e senatori?
- A meno
che non venga colto in flagranza di reato, l’autorità giudiziaria non può
procedere in alcun modo SENZA previa autorizzazione;
- Insindacabilità
delle opinioni espresse e dei voti.
Con l’autorizzazione (nel caso
del II comma) il magistrato può procedere.
Nell’espletamento delle loro
funzioni, il deputato non può essere perseguito né gli può essere richiesto il
risarcimento del danno.
La Corte Costituzionale ha
interpretato l’articolo 68 aggiungendo il NESSO FUNZIONALE: è necessario che
una determinata dichiarazione sia calata in un contesto in cui il deputato stia
espletando le sue funzioni.
Immaginiamo che il deputato X
infami il Presidente della Repubblica. Si parla di CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE da
INTERFERENZA: il giudice, ex articolo 68, non può in alcun modo condurre un
indagine, perché il deputato X è tutelato dalla Costituzione.
In sostanza, quindi, per i
conflitti di attribuzione ci devono essere dei testi costituzionali.
I POTERI DELLO STATO
Non sono solo quelli classici di
Montesquieu: sono gli organi ai quali la Costituzione attribuisce il compito di
esprimere una volontà in via definitiva. Ci inseriamo, quindi, anche il CSM
(nei rilievi Costituzionali), il Presidente della Repubblica, il comitato per
il referendum…
Il potere dello stato non è solo
il vecchio potere organo, ma anche l’organo potere (non solo i 3 della
divisione di Montesquieu, ma tutti coloro che in via definitiva esprimono una
competenza costituzionale).
CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE
INTERSOGGETTIVO
Partiamo dall’articolo 120
Costituzione. Si parte dall’idea che tra le regioni non ci dovrebbe essere
frontiera. Viene attribuito un QUID alla regione e poi la disposizione viene
violata.
Altro esempio: articolo 122
Costituzione IV comma. Conflitto intersoggettivo tra giudice e consigliere
regionale.
Che tipo di sentenza adotta la
Corte Costituzionale in caso di conflitto di attribuzione? È una sentenza che
deve sciogliere il dubbio. La sentenza individua a chi spetta l’attribuzione e
poi:
-
Se l’attribuzione viene riconosciuta in capo al
ricorrente, la Corte annulla l’atto contrario e riconosce al ricorrente la
competenza;
-
Se l’attribuzione viene riconosciuta in capo
all’altro, la Corte annulla il ricorso del ricorrente e riconosce la competenza
in capo all’altro.
GIUDIZIO DI LEGITTIMITA’
COSTITUZIONALE
Si possono avere tre esiti
diversi:
-
Sentenza
od ordinanza IN RITO, la Corte si ferma prima di valutare la questione nel
merito (perché mancano le condizioni dell’azione). Mancano dei presupposti per
permettere al giudice di giudicare o meno sulla effettiva validità.
o
Rilevanza
(se la Corte ritiene che non sia rilevante, manca un presupposto processuale e
quindi non si arriva neanche a dichiarare la fondatezza o meno della
questione).
o
Non
manifestamente fondata.
Ovviamente l’istanza viene
rigettata in rito e non in merito. Nel merito, viceversa: le sentenze di merito
sono quelle in cui la Corte valuta se la questione è fondata o meno: se è
fondata la sentenza è di ACCOGLIMENTO, se è infondata è di RIGETTO.
Mentre lo Stato può impugnare la
legge regionale per una qualsiasi ragione, la Regione può impugnare quella
statale solo per problemi di competenza.
L’articolo 127 (ricorso in via
diretta) richiama l’articolo 117 (eccesso di competenza). Poniamo una legge
regionale che discrimini l’uomo dalla donna: in realtà qui non v’è eccesso di
competenza, perché in realtà la legge regionale ha agito in perfetta
competenza, pur avendo violato l’articolo 3 della Costituzione.
Una lettura LETTERALE del 127 ci
dice che l’eccesso di competenza riguarda solamente l’articolo 117. La
giurisprudenza della Corte Costituzionale ci dice che lo Stato può impugnare
una legge regionale PER QUALSIASI
MOTIVO. Viceversa le regioni possono impugnare le leggi statali solo
per motivi di competenza.
Vediamo come ancora una volta
Stato e Regioni siano FORMALMENTE (art. 127) sullo stesso piano, ma
EFFETTIVAMENTE su piani sfalsati (a favore, ovviamente, dello Stato).
ORDINANZA DI INAMMISSIBILITA’:
La Regione, per esempio, sta
impugnando una legge statale non perché eccede dalla competenza, ma in
violazione dell’articolo 3. Questa questione è inammissibile.
SENTENZE DI MERITO
-
Di accoglimento;
-
Di rigetto.
Le più semplici sono quelle di
accoglimento o rigetto SECCO, annullano la legge o parzialmente. In caso di
rigetto, ex articolo 136, la legge viene annullata ex tunc, escluse le sentenze
passate in giudicato, decadenza…
Perché, però, se un rapporto è
chiuso non può beneficiare di una sentenza di illegittimità costituzionale? L’esigenza
della retroattività si va a scontrare con l’esigenza della CERTEZZA DEL
DIRITTO: così come è giusto che della sentenza di annullamento possano
beneficiare tutte le sentenze aperte, è altrettanto giusto che quelle chiuse
non ne beneficino per l’esigenza della certezza del diritto.
Anche con sentenza passata in
giudicato, il muro della certezza dei rapporti giuridici cede in presenza di
una sentenza penale incriminatrice.
SENTENZA DI RIGETTO
L’effetto di una sentenza di
rigetto è INTER PARTES (la questione può essere riproposta con motivazioni
diverse).
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