giovedì 1 gennaio 2015

29^ LEZIONE DI ECONOMIA POLITICA.

In questa lezione parleremo dei principali strumenti finanziari e dei principali tassi di interesse.

La borsa non manca di intermediari, ma questi non prendono una situazione di rischio in proprio, cosa che invece la banca fa (persone che danno consulenze e che permettono che il denaro vada direttamente ad altri).

STRUMENTI FINANZIARI (principali)

Obbligazioni: titoli che documentano un prestito in denaro
-        Con cedola, interesse pagato, in genere semestralmente od annualmente, cedola annuale pari al tasso di interesse riconosciuto (che può essere fisso o variabile, in funzione dell’inflazione o a seconda del tasso di interesse prevalente sul mercato);
-        Zero coupon, come i buoni ordinari del tesoro. L’interesse è anticipato, si comprano 100 € di domani a 95 euro oggi.
Le obbligazioni vengono EMESSE sul mercato, il quale viene definito PRIMARIO. Tali obbligazioni vengono poi scambiate sul “mercato secondario”. Tutti quello che possono emettono queste obbligazioni: si scrive un contratto standard. Spesso chi emette obbligazioni si fa aiutare da una banca di investimenti, che distribuisce i prodotti ai vari canali di credito.
All’origine mettiamo l’IMPRESA / il GOVERNO, poi la banca di investimenti, poi alla banca commerciale per finire a “noi”, piccoli risparmiatori. Per rivendere le obbligazioni, la banca si ricollega con la borsa dove c’è il mercato secondario, dove si trattano, si comprano e si vendono le obbligazioni di “2^ mano”. Su questo mercato c’è un piccolo sconto su tali obbligazioni che serve a tenere conto del fatto che il tempo (e quindi gli interessi) ormai sono passati.
Se c’è un eccesso di domanda sul prodotto rispetto all’offerta, il prezzo del titolo aumenta (così, però, rende meno). Viceversa succede l’esatto opposto (Pm = c / i). La fortuna dei titoli dipende molto dalla variazione dei prezzi di questi titoli. Il governo è stato costretto, per esempio, ad aumentare il tasso di interesse, e quindi ad aumentare il costo del finanziamento del debito pubblico.
Se nessuno vuole quel titolo, il guadagno deve salire.
Azioni: anche queste sono sottoposte a varie oscillazioni (anche le obbligazioni, a seconda del tasso di interesse). Le azioni sono titoli rappresentativi della proprietà di società di capitali. Danno diritto a ricevere i dividendi (se vengono deliberati). Le azioni sono caratterizzate da:

Ø  An = valore nominale (essere titolari di 10.000 € di capitale sociale di una S.P.A., scambiati poi sul mercato a valori diversi dal valore nominale). Addirittura alle volte si può avere una quotazione di 10 volte superiore. Stabilisce i diritti dell’azionista in assemblea.

Ø  Am = valore di mercato (è un grosso punto di domanda, è quotato in borsa, oppure ha un suo valore anche se non quotato in borsa). Rappresenta tutte le riserve e la capacità della società di “fare utili”.

Per calcolare il rendimento di un’azione posso dividere il div. (dividendo) / Am. in questo momento i rendimenti sono molto bassi (1 massimo 2%). Sulle azioni si specula facilmente. Il guadagno non è solo dividendo, ma è anche basato sulla variazione del prezzo del capitale (speculazione nel momento in cui compro un’azione a 2,5 e la rivendo a 6, per esempio). PROFITTO:

(deltaAm + div) / Am0

Dove Am0 sta per prezzo iniziale dell’azione. Non è facile guadagnare investendo in borsa, naturalmente.

CONTRATTI a termine: transazioni che avvengono su beni che si compreranno o venderanno nel futuro (tecnicamente: compravendita di beni futuri, controprestazioni fissate oggi). Il prezzo del petrolio, per esempio, di domani quotato oggi. Sono spesso oggetti di speculazioni abbastanza pericolose (ci sono state varie BOLLE).

FONDI comuni: società di capitali che gestiscono patrimoni e di cui si comprano quote.

I PRIVATE EQUITY gestiscono compravendite di aziende da “valorizzare”. È un fondo che fa delle operazioni con aziende non quotate e reali (rilevano aziende in difficoltà, mandano un loro specialista a rimettere al proprio posto la situazione, messa in sesto l’azienda la rivendono e la gestiscono se non trovano un compratore).

Derivati: contratti con natura di scommessa che servono da assicurazione e spesso dotati di grande leveraggio (tra denaro investito e possibili guadagni-perdite). Per capire cosa sia, bisogna guardare a quei derivati venduti dalle società con enormi crediti in rubli, mettiamo. Perdendo valore il rublo, l’azienda, avendo venduto beni per 100.000 euro, vuole incassare 100.000 e non di meno. Per fare questo sottoscrive una “scommessa” con la banca che il rublo si svaluti.
-        Se si svaluta, i russi gli daranno meno di 100.000, ma l’imprenditore avrà vinto la scommessa con la banca e guadagnerà 100.000 o più;
-        Se non si svaluta, i russi gli daranno 100.000 o più, a seconda della rivalutazione.

Swaps: contratti di scambio di prodotti finanziari.

Vendita allo scoperto: è la vendita di un titolo che non si possiede (lo si prende a prestito). Utilizzata per speculare sulla caduta dei prezzi (lo si ricompra in seguito a prezzo più basso per restituirlo).

La borsa: si quotano titoli, monete, fondi ecc.

Può essere regolata e centralizzata oppure “OVER THE COUNTER”, cioè gestita da rete di operatori come il NASDAQ.

Per un buon funzionamento sono necessari:
  1. TRASPARENZA: visibilità dei prezzi, informazioni sui prodotti;
  2. SPESSORE: volume transazioni;
  3. SOLIDITA’: non deve generare “rovesci”, no al panico, no rialzi troppo forti né ribassi:
  4. EFFICIENZA: costi.
IL TASSO DI INTERESSE

È il prezzo inter-temporale della liquidità.

L’EURIBOR (EURo Inter Bank Offered Rate, tasso interbancario di offerta in euro) è il tasso applicato sui prestiti che si fanno le maggiori banche europee; in genere si guarda a quello a 3 mesi come rappresentativo del mercato (vi sono altri termini). Spesso il tasso di interesse sulle obbligazioni emesse da società viene definito in base ai “punti base” (centesimi di 1%) in più rispetto a questo tasso.

L’EONIA (Euro OverNight Index Average), prestito fulmineo con tasso di interesse interbancario per 1 giorno per la zona di euro.

Il TASSO UFFICIALE DI SCONTO (TUS) oggi TASSO UFFICIALE DI RIFERIMENTO, è il tasso di interesse applicato dalla banca centrale nel rifinanziamento delle banche commerciali (che vendono o depositano titoli in cambio di liquidità). È fondamentale per la determinazione di tutti i tassi di interesse applicati dalle banche.
I tassi di interesse applicati dalle banche (attivi e passivi) che si differenziano a seconda del contratto e che variano a seconda della rischiosità dello strumento (durante, garanzie) e del cliente: conto corrente, mutuo, sconto…
L’inflazione rende necessario calcolare il tasso di interesse reale (ir), detto anche EFFETTO FISCHER:
In = Ir + pi greco (pi greco = tasso di inflazione; In = tasso di interesse nominale).

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