In questa lezione parleremo dei principali strumenti finanziari e dei principali tassi di interesse.
La borsa non manca di
intermediari, ma questi non prendono una situazione di rischio in proprio, cosa
che invece la banca fa (persone che danno consulenze e che permettono che il
denaro vada direttamente ad altri).
STRUMENTI FINANZIARI (principali)
Obbligazioni: titoli che documentano un prestito in denaro
-
Con cedola, interesse pagato, in genere
semestralmente od annualmente, cedola annuale pari al tasso di interesse
riconosciuto (che può essere fisso o variabile, in funzione dell’inflazione o a
seconda del tasso di interesse prevalente sul mercato);
-
Zero coupon, come i buoni ordinari del tesoro.
L’interesse è anticipato, si comprano 100 € di domani a 95 euro oggi.
Le obbligazioni vengono EMESSE
sul mercato, il quale viene definito PRIMARIO. Tali obbligazioni vengono poi
scambiate sul “mercato secondario”. Tutti quello che possono emettono queste
obbligazioni: si scrive un contratto standard. Spesso chi emette obbligazioni
si fa aiutare da una banca di investimenti, che distribuisce i prodotti ai vari
canali di credito.
All’origine mettiamo l’IMPRESA /
il GOVERNO, poi la banca di investimenti, poi alla banca commerciale per finire
a “noi”, piccoli risparmiatori. Per rivendere le obbligazioni, la banca si
ricollega con la borsa dove c’è il mercato secondario, dove si trattano, si
comprano e si vendono le obbligazioni di “2^ mano”. Su questo mercato c’è un
piccolo sconto su tali obbligazioni che serve a tenere conto del fatto che il
tempo (e quindi gli interessi) ormai sono passati.
Se c’è un eccesso di domanda sul
prodotto rispetto all’offerta, il prezzo del titolo aumenta (così, però, rende
meno). Viceversa succede l’esatto opposto (Pm = c / i). La fortuna dei titoli
dipende molto dalla variazione dei prezzi di questi titoli. Il governo è stato
costretto, per esempio, ad aumentare il tasso di interesse, e quindi ad
aumentare il costo del finanziamento del debito pubblico.
Se nessuno vuole quel titolo, il
guadagno deve salire.
Azioni: anche queste sono sottoposte a varie oscillazioni
(anche le obbligazioni, a seconda del tasso di interesse). Le azioni sono
titoli rappresentativi della proprietà di società di capitali. Danno diritto a
ricevere i dividendi (se vengono deliberati). Le azioni sono caratterizzate da:
Ø An
= valore nominale (essere titolari di 10.000 € di capitale sociale di una
S.P.A., scambiati poi sul mercato a valori diversi dal valore nominale).
Addirittura alle volte si può avere una quotazione di 10 volte superiore.
Stabilisce i diritti dell’azionista in assemblea.
Ø Am
= valore di mercato (è un grosso punto di domanda, è quotato in borsa,
oppure ha un suo valore anche se non quotato in borsa). Rappresenta tutte le
riserve e la capacità della società di “fare utili”.
Per calcolare il rendimento di
un’azione posso dividere il div. (dividendo) / Am. in questo momento
i rendimenti sono molto bassi (1 massimo 2%). Sulle azioni si specula
facilmente. Il guadagno non è solo dividendo, ma è anche basato sulla
variazione del prezzo del capitale (speculazione nel momento in cui compro
un’azione a 2,5 e la rivendo a 6, per esempio). PROFITTO:
(deltaAm + div) / Am0
Dove Am0 sta per
prezzo iniziale dell’azione. Non è facile guadagnare investendo in borsa,
naturalmente.
CONTRATTI a termine: transazioni
che avvengono su beni che si compreranno o venderanno nel futuro (tecnicamente:
compravendita di beni futuri, controprestazioni fissate oggi). Il prezzo del petrolio, per esempio, di
domani quotato oggi. Sono spesso oggetti di speculazioni abbastanza
pericolose (ci sono state varie BOLLE).
FONDI comuni: società di capitali
che gestiscono patrimoni e di cui si comprano quote.
I PRIVATE EQUITY gestiscono
compravendite di aziende da “valorizzare”. È un fondo che fa delle operazioni
con aziende non quotate e reali (rilevano aziende in difficoltà, mandano un
loro specialista a rimettere al proprio posto la situazione, messa in sesto
l’azienda la rivendono e la gestiscono se non trovano un compratore).
Derivati: contratti con natura di scommessa che servono da
assicurazione e spesso dotati di grande leveraggio (tra denaro investito e
possibili guadagni-perdite). Per capire cosa sia, bisogna guardare a quei
derivati venduti dalle società con enormi crediti in rubli, mettiamo. Perdendo
valore il rublo, l’azienda, avendo venduto beni per 100.000 euro, vuole
incassare 100.000 e non di meno. Per fare questo sottoscrive una “scommessa”
con la banca che il rublo si svaluti.
-
Se si svaluta, i russi gli daranno meno di
100.000, ma l’imprenditore avrà vinto la scommessa con la banca e guadagnerà
100.000 o più;
-
Se non si svaluta, i russi gli daranno 100.000 o
più, a seconda della rivalutazione.
Swaps: contratti di scambio di prodotti finanziari.
Vendita allo scoperto:
è la vendita di un titolo che non si possiede (lo si prende a prestito).
Utilizzata per speculare sulla caduta dei prezzi (lo si ricompra in seguito a
prezzo più basso per restituirlo).
La borsa: si quotano
titoli, monete, fondi ecc.
Può essere regolata e centralizzata oppure “OVER THE COUNTER”, cioè
gestita da rete di operatori come il NASDAQ.
Per un buon funzionamento sono necessari:
- TRASPARENZA:
visibilità dei prezzi, informazioni sui prodotti;
- SPESSORE:
volume transazioni;
- SOLIDITA’:
non deve generare “rovesci”, no al panico, no rialzi troppo forti né
ribassi:
- EFFICIENZA:
costi.
IL TASSO DI INTERESSE
È il prezzo inter-temporale della
liquidità.
L’EURIBOR (EURo Inter Bank Offered Rate, tasso
interbancario di offerta in euro) è il tasso applicato sui prestiti che si
fanno le maggiori banche europee; in genere si guarda a quello a 3 mesi come
rappresentativo del mercato (vi sono altri termini). Spesso il tasso di
interesse sulle obbligazioni emesse da società viene definito in base ai “punti
base” (centesimi di 1%) in più rispetto a questo tasso.
L’EONIA (Euro OverNight Index Average), prestito fulmineo con tasso
di interesse interbancario per 1 giorno per la zona di euro.
Il TASSO UFFICIALE DI SCONTO (TUS) oggi TASSO UFFICIALE DI
RIFERIMENTO, è il tasso di interesse applicato dalla banca centrale nel
rifinanziamento delle banche commerciali (che vendono o depositano titoli in
cambio di liquidità). È fondamentale per la determinazione di tutti i tassi di
interesse applicati dalle banche.
I tassi di interesse applicati
dalle banche (attivi e passivi) che si differenziano a seconda del contratto e
che variano a seconda della rischiosità dello strumento (durante, garanzie) e
del cliente: conto corrente, mutuo, sconto…
L’inflazione rende necessario
calcolare il tasso di interesse reale (ir), detto anche EFFETTO
FISCHER:
In = Ir + pi greco (pi greco =
tasso di inflazione; In = tasso di interesse nominale).
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