In questa lezione parleremo delle obbligazioni, introducendo l'argomento a partire dalle origini del concetto di obbligazione; parleremo anche della PRESTAZIONE.
I diritti di credito sono diritti
relativi. Il debitore è tenuto ad un comportamento positivo. Le azioni IN
PERSONAM nell’INTENTIO indica già che il convenuto deve dare all’attore (i nomi
compaiono già).
Nelle ISTITUZIONI di Giustiniano
(in principio) si dice che “l’obbligazione è un vincolo di diritto per mezzo
del quale siamo costretti a prestare qualcosa”. L’obbligazione, in origine, è
proprio un VINCOLO effettivo (LIGATIO). Nel tempo si è smaterializzato ed è
diventato solo un vincolo giuridico (il debitore che non tenga la prestazione
promessa potrà essere chiamato in giudizio con l’azione da eseguire, poi, sul
suo patrimonio). Siamo, quindi, costretti a dare qualcosa. Siamo, in quanto
debitori, costretti a SOLVERE (solvendae rei). Pagando il debito si scioglie il
vincolo che era materiale.
Nel DIGESTO (librio 44.7,
frammento 3 principium) troviamo il “contenuto” dell’obbligazione. Ricavato
dalle istituzioni di Paolo, ci dice che la “essenza delle obbligazioni non si
trova nella circostanza che ci rendano titolari di un diritto di proprietà o di
servitù, bensì nel fatto che vincolino taluno a dare, fare o prestare).
L’obbligazione è composta da:
-
Debito, situazione di pressione psicologica in
cui si trova il debitore tenuto ad una prestazione, fase di vincolo potenziale;
-
Responsabilità, possibilità di assoggettare il
debitore all’azione (nel caso in cui non adempia).
Con un’OBLIGATIO CIVILIS si ha
un’ACTIO IN PERSONAM.
Con un’OBLIGATIO NATURALIS non
c’è azione, non c’è responsabilità, ma c’è il DEBITO: c’è la SOLUTI RETENTIO
(trattenere il pagato) di ciò che sia stato pagato spontaneamente (si parla
soprattutto di soggetti ALIENI IURIS). Ovvio che non riguarda solo questa
fattispecie, ma i giuristi partono da questo per costruire il caso generale.
ORIGINE DEL CONCETTO DI
OBBLIGAZIONE
Ma l’obbligazione è nata prima
nell’ambito dei contratti o dei DELITTI (fonte di obbligazione come il furto,
l’ingiuria, il danno…)? Questi producono obbligazioni. Nell’ambito dei DELITTI
è nato il concetto di responsabilità, prima dell’obbligazione. L’idea
dell’obbligazione come DEBITO + RESPONSABILITA’ ha la sua origine nei
contratti:
1)
NEXUM: vincolo attuale, già citato nei GESTA PER
AES ET LIBRAM, il creditore dà al debitore grande quantità di beni pesandoli
sulla bilancia, il debitore è subito assoggettato (nasce subito la
RESPONSABILITA’).
2)
PRAEDES et VADES: antiche figure di garanti
ritrovabili nelle antiche LEGIS ACTIONES, debito e responsabilità fanno capo a
persone diverse (se l’attore, ovvero il debitore, non trasferisce i beni al
convenuto, ovvero il creditore, il convenuto può agire contro i garanti).
3)
SPONSIO: atto più antico nel quale si può
individuare un’obbligazione. Vincolo potenziale in cui debito e responsabilità
gravano sulla stessa persona.
4)
INTRODUZIONE dell’esecuzione sul PATRIMONIO
(bonorum venditi o).
LA PRESTAZIONE (il comportamento
che deve tenere il debitore nei confronti del creditore)
Il suo contenuto può essere di
vario tipo:
1)
DARE, trasferire la proprietà di un bene o
costituire un diritto reale limitato (obbligazione di risultato).
L’obbligazione è adempiuta solo nel momento in cui il debitore, proprietario di
un bene, rende proprietario il creditore dello stesso bene. L’obbligazione del
venditore non è di DARE.
2)
FACERE, comprende anche il NON FACERE, qualunque
comportamento diverso dal DARE. Può essere un’attività materiale, ma può essere
anche il compimento di un negozio giuridico. Il venditore è obbligato a porre
in essere il negozio giuridico, ma non assicura il risultato.
3)
PRAESTARE, non è contenuto autonomo
dell’obbligazione, è collegato ad un FACERE o ad un DARE e precisa le modalità
dei primi due per giudicare se sono state correttamente eseguite.
Perché l’obbligazione sia valida,
la prestazione deve essere:
1)
DETERMINATA o DETERMINABILE: “Mi devi tot…”
oppure non è precisamente indicata, ma nel contratto ci sono gli elementi per
determinarla in un futuro (si può anche lasciare la determinazione ad un terzo
con ARBITRIO BONI VIRI).
2)
POSSIBILE: sia materialmente che giuridicamente,
se un’obbligazione prevede qualcosa di impossibile, non è valida dall’inizio
(deve essere una impossibilità
oggettiva). Una impossibilità materiale si configura nel momento in cui
qualcosa non esiste più in natura. Una impossibilità giuridica si configura nel
momento in cui ci si inganna, per esempio: non si può trasferire la proprietà
di un uomo libero o di una cosa extra commercium.
3)
LECITA: sarà nulla l’obbligazione contraria al
buon costume, ad esempio.
4)
DI CONTENUTO PATRIMONIALE: l’interesse del
creditore deve poter essere valutato in denaro, chiaro se rapportato al
processo formulare. Se per esempio il mio vicino comincia a suonare il violino
dalle 2 alle 3, quando io dormo. Come si fa a quantificare la mia utilità a
fare il pisolino? Con una STIPULATIO POENAE: se si avvera la condizione che tu
suoni il violino in quell’orario, sorge l’obbligazione e mi dai tot. Quello che
io desidero è dedotto IN CONDICIONE (non in obbligazione).
Collegato con questo requisito, c’è divieto di promettere a favore di un terzo (oggi invece è valido, cfr. art. 1411 CC).
Collegato con questo requisito, c’è divieto di promettere a favore di un terzo (oggi invece è valido, cfr. art. 1411 CC).
5)
RELATIVA AD UN COMPORTAMENTO DEL DEBITORE: non
posso promettere il comportamento di un terzo, quindi debito e responsabilità
devono fare capo alla stessa persona (“nessuno si obbliga promettendo il fatto
altrui”).
Obbligazioni divisibili: l’obbligazione può essere adempiuta con
atti distinti.
Obbligazioni indivisibili: non possono essere adempiute
parzialmente, sono indivisibili tutte le azioni di un FACERE (lo stesso per
DARE o COSTITUIRE una servitù).
Obbligazioni alternative: di solito l’obbligazione ha una
prestazione, ma si può anche diversificare le obbligazioni con più alternative
possibili, che avrebbero soddisfatto il creditore in ogni caso (ovvio che
nell’intentio deve comparire tutto, altrimenti si pretende una PLURIS PETITIO
CAUSA, cioè si richieda di più di quanto si debba).
Obbligazioni generiche: la prestazione è unica ma non sono
individuati i possibili oggetti della prestazione (le cose sono generiche, sono
solo determinate le condizioni generiche dell’oggetto). Ovvio che il GENUS
(genere) NUMQUAM (mai) PERIT (perisce). Ovvio che il genere “denaro” non
perisce mai, non può mai diventare IMPOSSIBILE.
OBBLIGAZIONI CON PLURALITA’ DI
SOGGETTI
-
Parziaria
o Attiva,
con più creditori, ognuno creditore di una quota
o Passiva,
con più debitori, ognuno debitore di una quota
-
Solidale, con più persone ma obbligazione che
non si divide, prestazione dovuta IN SOLIDUM, per intero
o ELETTIVE
§ Attive,
c’è una scelta, abbiamo più creditori, ogni creditore può pretendere l’intera
prestazione (quando anche solo uno paga, tutto il debito è estinto).
§ Passive,
il creditore può decidere da quale debitore andare per chiedere tutto il
credito.
o CUMULATIVE
§ Attive
§ Passive,
strettamente collegata all’obbligazione da delitto, poniamo che il furto sia
commesso da tre complici, tutti e tre sono obbligati da furto, la pena si sostanzia
nel pagamento di una somma di denaro che sia multiplo del rubato. Il derubato
può chiedere a tutti e tre l’intero debito (tutti e tre vanno puniti).
Il regime di obbligazioni
solidali si applica sempre alle obbligazioni indivisibili in caso di successione
ereditaria tra più eredi.
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