venerdì 15 maggio 2015

17^ LEZIONE DI ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI.

La ridotta capacità/libertà di scelta porta a debolezza/forza contrattuale: questo si collega molto bene alla libertà economica.
La vendita a termine ha una sua importanza che fa nascere un mercato parallelo (FUTURE): il prezzo dei beni futuri incorpora una previsione dell’andamento del mercato, un tasso di interesse ragionevole (preferenze intertemporali) e il premio per il rischio (il rischio è trasferito in parte sul compratore).
ALTRI PROBLEMI DEL CONTRATTO DI VENDITA
Quando si analizza questo contratto, si possono incontrare vari elementi economici. Ci sono sempre vari accessori come:
-        Costi di trasporto, spedizione, imposte, tutti aggiuntivi rispetto al prezzo del bene;
-        Costi di transazione e coordinamento;
-        Costi di transazione-incertezza della prestazione-fidarsi dell’adempimento?
-        Asimmetrie informative-cattiva rappresentazione del bene, affidabilità del partner…
-        Alea-valutare probabilità che si verifichino eventi previsti nel contratto o non previsti o imprevedibili (il problema sta tutto qua, in quanto i calcoli sulla convenienza di un contratto possono essere molto difficoltosi).
Si parli ora del concetto di incertezza: mentre il rischio è la probabilità che un evento si verifichi, l’INCERTEZZA è cosa diversa. Essa infatti non può essere affrontata con strumenti probabilistici.
Come si calcola il rischio? La consegna del bene avverrà al 90% di probabilità di giovedì pomeriggio. Il rischio che non avvenga è quotato al 10%: il che significa che 1 caso su 10 non succede. Il rischio naturalmente può anche essere incorporato nei prezzi. Se i casi sono numerosi, naturalmente, avremo una distribuzione equa di probabilità.
SOMMINISTRAZIONE
Un contratto con certa rilevanza nell’arco di un determinato periodo di tempo si definisce CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE: in questo contratto una parte si obbliga a compiere prestazione periodiche/continuative ad un determinato prezzo.
La concorrenza si esplica solo nel momento della stipula del contratto, quando viene definito il prezzo di fornitura del bene. La concorrenza, naturalmente, è fondamentale per tenere basso il prezzo di questi beni, magari anche favorendo la comparabilità dei piani tariffari.  
Qual è il vero problema di questi contratti? La percepibilità della qualità della fornitura dei beni; la comparabilità dei prezzi non sempre agevole; l’incertezza del pagamento da parte del cliente (per questi motivi veniva inserita la cauzione, che però riduce la concorrenza: incentivava, infatti, l’adempimento del cliente).
IL CONTRATTO ESTIMATORIO
È un contratto che solleva dal rischio il venditore finale (edicolante). Il rischio che sopporta l’edicolante è molto basso: qual è l’unico rischio? L’edicolante ci guadagna per i giornali che vende e non perde se non la fatica di vendere. Potrebbe, quindi, non impegnarsi al massimo nella vendita di questi prodotti: il contratto potrebbe dar luogo ad inefficienze.
LA SUBFORNITURA

Il subfornitore spesso per lavorare in subfornitura è costretto a fare degli investimenti specifici: questo viene impedito da una legge che vieta abuso di dipendenza economica: quando un’impresa fissa delle forniture ad un certo prezzo, ci può essere abuso di posizione dominante.

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