FACTORING
Il contratto è come quello della cessione del credito
(attività di subentrare, comprare i crediti): si possono cedere crediti
presenti e futuri. Può fare factoring un intermediario finanziario vigilato
dalla Banca d’Italia.
Il fatto di non essere pagati puntualmente
innervosisce l’imprenditore: la banca anticipa, ma se il debitore non paga, la
banca ritira i soldi anticipati. Nel factoring non è la banca ad anticipare il
credito, ma una società terza (che applica un ragionevole interesse).
FRANCHISING detta anche AFFILIAZIONE COMMERCIALE
È quel contratto che prevede che un affiliante conceda ad un
affiliato, attraverso un corrispettivo, la disponibilità di una serie di
diritti di proprietà industriale-intellettuale al fine di commercializzare
determinati beni e servizi. Permette ad arrivare ad una distribuzione capillare
senza sopportare eccessivi costi. Il negoziante ha tutto l’interesse a farlo
perché ha un territorio a lui fedele, ha un certo monopolio sul territorio. Si
potrà utilizzare la denominazione commerciale, le insegne, i disegni, i
brevetti, i know-how…
Normalmente gli investimenti immobiliari sono in capo
all’affiliato (tariffe d’affitto, costo dell’acquisto…). Il negoziante ha il
beneficio di tutta la campagna di marketing fatta dalla casa madre. Il rischio
grosso è che la campagna marketing non sia efficace: l’affiliato un po’ di
rischio se lo assume, anche perché ha l’esclusiva, che può giocare a suo
svantaggio.
LOCAZIONE – AFFITTO
Si scinde il diritto di proprietà in proprietà nuda + diritto
di utilizzo. Il locatario ha l’obbligo di utilizzare la massima diligenza
nell’uso del bene. Ma quale obbligo sta in capo al proprietario? L’obbligo di
eseguire la manutenzione. I due devono accordarsi su un prezzo dell’affitto: la
rendita di un bene produttivo è legato al valore capitale del bene stesso.
COMODATO
È gratuito, altrimenti è locazione.
MUTUO
È un prestito in denaro: l’altra parte si impegna a
restituirlo con una prestabilita modalità di remunerazione. Vi sono spesso
richieste delle garanzie: per non uscire dagli affari trattati le garanzie sono
poste sui beni che saranno acquistati.
USURA: costo eccessivo del denaro, ora scomparsa la
condizione dello “stato di bisogno” (criterio che non riusciva a compensare la
banca dei pesi sopportati). L’usura sfrutta proprio lo stato di bisogno della
gente. Il tasso di usura viene definito con il tasso di mercato.
ANATOCISMO: è un accumulo di interessi passivi sull’ammontare
del capitale, e quindi sono interessi non pagati che generano a loro volta
altri interessi passivi. Gli interessi attivi erano su base annua, gli
interessi passivi calcolati su base mensile: bastava un 3-4% ogni mese per
approfondire l’importo da restituire del mutuo. Oggi gli interessi attivi si
pagano parallelamente a quelli passivi.
TECNICA DI RIMBORSO DEL CAPITALE: tecnica alla FRANCESE. Si
restituiscono rate con una quota maggiore di interessi e minore capitale (mutuo
per 20 anni: danno 100.000. Dall’anno prossimo ogni mese si dovranno pagare 600
euro: questa rata ha 450 di interessi e 150 di capitale. Non si può estinguere
il mutuo presto, perché nelle prime rate si pagano ¾ di interessi, in quanto la
banca preferisce prima ottenere il profitto).
LEASING
Locazione di un bene acquistato su indicazione del locatario
con pagamento di un canone, per un periodo prefissato in anni. Voglio un’auto:
la faccio acquistare da una società di finanza che poi me la concede dietro
pagamento di un canone. Finito di pagare il canone, posso riscattare l’auto per
un prezzo prefissato.
Molte aziende preferiscono il leasing in quanto spesso il
leasing si spende meno che con un canone di affitto.
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