PER CHI FREQUENTI CON ME: questi appunti fanno riferimento alle slides inserite dal professore nel Moodle.
TECNOSCIENZA, POSTUMANO e
IMMORTALITA’ TERRENA
1)
Scienza ed immortalità terrena.
Le frontiere della ricerca in
intelligenza artificiale (robotica e bionica).
Alcune considerazioni.
1)
Minsky è uno dei padri
dell’intelligenza artificiale. La riflessione muove dall’ambito scientifico e
abbraccia anche l’ambito filosofico.
Vi è confluenza di disciplina
scientifica: il termine nasce da una congiuntura di risultati dall’ambito
scientifico e chiude nell’ambito filosofico. Con la biologia molecolare si
spera di controllare ed invertire i processi di invecchiamento tramite tecniche
di controllo dell’espressione dei geni. Queste espressioni riguardano lo stato
corrente della ricerca.
Altro filone molto importante è
quello delle NANOTECNOLOGIE: sono dispositivi molto piccoli (100 nanometri, 1
nanometro = 1 miliardesimo di metro) che consentano di individuare agenti
patogeni e di trasportare (e quindi SOMMINISTRARE) farmaci in specifiche aree
dell’organismo.
Ultimo filone è l’intelligenza
artificiale. La bionica è la fusione di biologia ed elettronica che ha alla
base un’idea di ibridazione del soggetto umano (anche per potenziare alcune
facoltà).
Alcune figure di riferimento in
questi ambiti sono Kurzweil, Drexler e Minsky.
Kurzweil affronta il tema della
morte come tabù. Questa credenza nell’inevitabilità della morte è destinata a
mutare nel tempo: la scienza e la tecnologia si stanno evolvendo
esponenzialmente. Se lo sviluppo scientifico si arrestasse, non potremmo
combattere né rallentare gli effetti delle malattie, la vita media delle
persone non si alzerebbe più. Con le conoscenze scientifiche saremmo in grado
di estendere indefinitamente la vita umana.
Drexler è colui che parla di
macchine molecolari: la sua posizione non si discosta molto da Kurzweil. Il suo
filone era fondamentalmente quello della nanotecnologia. Parla di longevità e
parla di questa come un risultato facilmente ottenibile.
Minsky: autore che mette in luce
la dimensione dell’artificiale. Vi è una contestazione del naturale: del
cervello Minsky denuncia i profondi limiti (i nostri cervelli sono lenti). L’uomo,
per ottenere l’immortalità, deve raggiungere la SELEZIONE INNATURALE. La
selezione naturale ha sottomesso le pretese degli individui alle esigenze della
specie. L’uomo può contrapporsi a queste esigenze e introdurre nuovi bisogni a
cui la biologia non aveva pensato.
Schiavone, invece, che non è uno
scienziato ma è uno storico, afferma che vi dovrà essere un nuovo umanesimo. In
questa riflessione vi è un elemento che non è presente nella riflessione
anglosassone: il vero problema è di natura culturale, spirituale. La sua
posizione afferma che la condizione dell’umanità non è qualcosa di radicalmente
nuovo, ma che si trova anche nella storia delle origini.
NATURALE vs ARTIFICIALE
Stabilire cosa sia l’uno e cosa
l’altro non è facile né banale. Spesso, soprattutto se le posizioni sono
immaginate nelle loro interpretazioni naturali, l’artificiale è visto come la
corruzione dell’aspetto naturale. Ciò che caratterizza l’uomo è invece
l’artificiale: è ciò che lo caratterizza, ciò che lo contraddistingue. L’inizio
della storia culturale dell’uomo ha proprio il suo punto di partenza nel
momento in cui egli stesso ha dato via alla ricerca tecnologica.
ROBOTICA E BIONICA
La bionica introduce una
prospettiva un po’ diversa rispetto alla robotica. Quando si parla di ROBOTICA
si parla di teorie e tecniche per la costruzione dei robot. L’intelligenza del
sistema artificiale è importante quanto tutta la tecnologia fino ad oggi
maturata. La bionica, invece, è l’insieme di organismi cibernetici:
l’artificiale non è altro rispetto al soggetto umano, ma è PARTE dell’uomo, del
soggetto umano. Il discorso della bionica nasce come meccanismo di ripristino
di funzionalità perdute (protesi), ma vive come possibilità di inserire nuove
funzionalità (uomo perfetto – immortale).
MODALITA’ DI INTERAZIONE
Vi è una distinzione fondamentale
tra l’interazione invasiva e non invasiva: il problema è molto importante. Come
interagiscono soggetti umani e artificiali? Ci sono delle situazioni in cui i
soggetti artificiali devono reagire senza consultare il soggetto umano: ci sono
situazioni in cui non è possibile inserire il soggetto umano. L’interazione non
invasiva è un sistema in cui i sistemi artificiali autonomi vengono impiegati
in ambienti popolati da esseri umani.
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