IL DIRITTO D’AUTORE – OPERE
D’INGEGNO
Nasce per tutelare gli stampatori
(non per difendere l’autore), perché il problema era che gli autori venivano
pagati dagli stampatori (diritti). Il diritto d’autore nasce su sollecitazione
della persona più attrezzata economicamente (stampatore). Come diritto nasce in
maniera piuttosto complessa: nasce come la concessione del diritto di sfruttare
economicamente l’opera, ovvero l’editore. Il diritto d’autore nasce dalla
volontà dello stampatore che rischia pagando l’artista e vuole dunque
approfittare dell’investimento fatto. Questi diritti vengono tutelati in
diversi modi (es. SIAE).
La nascita di questo diritto
complesso permette di cedere i diritti di sfruttamento a qualcuno. La durata è
molto più ampia del brevetto: rimane, per sempre, la correttezza deontologica
della citazione scientifica e artistica. Esiste, infatti, il reato di plagio.
Cos’è il copyleft: consiste nel
concedere l’uso di utilizzare elementi di un’opera, a condizioni specifiche. Lo
spirito di garantire la circolazione gratuita, lasciando inalterato il diritto
di proprietà. La seconda condizione, in genere, è mantenere la pubblica
accessibilità (come l’open software). Il divieto può anche essere limitato, ci
possono essere vie di mezzo. In sostanza: tutela del diritto di autore, con un
obbligo di lasciare libero il bene stesso, garantendo la gratuità, affinché il
bene stesso si diffonda.
I SEGNI DISTINTIVI – IL MARCHIO
AZIENDALE
La ditta, insegna, marchio --
> garantiscono la distinzione dell’impresa. Per questo vengono tutelate:
l’impresa che opera sul mercato ha la necessità di essere riconosciuta. Se fa
della pubblicità o marketing, questa deve essere riferibile ad una entità ben
chiara. Per essere difesi (i nomi, i marchi…segni distintivi) devono avere una
capacità distintiva, la verità, la novità e la liceità (tutte caratteristiche
indispensabili). Questa tutela è tanto più importante quanto più i prodotti non
sono facilmente conoscibili ex ante (potrebbe essere un problema di beni
omogenei ma in cui il servizio è importante, come i carburanti, i quali
difficilmente sono uguali); potrebbe essere un problema di beni di esperienza,
dove la qualità è appresa solo con il consumo (beni alimentari, ad esempio); potrebbe
essere un problema di beni di fiducia, dove la qualità non è sicura neanche con
il consumo (esperti, consulenti, medici…). Tuttavia, spesso si paga solo per il
logo o per il marchio (auto, orologi…).
LA RESPONSABILITA’ CIVILE
Attività praticabili ma dannose,
oppure potenzialmente pericolose-dannose, fatti illeciti.
Il problema è definire il limite
entro il quale rientra la nozione di danno. Responsabilità civile: delimita i
campi di attività in cui gli individui sono tenuti a farsi carico delle
conseguenze delle proprie azioni sugli altri, sanzionando il travalicamento del
limite. Bisogna che ci sia una consistenza del danno che lo renda degno di
attenzione. Il risarcimento, che presuppone un riconoscimento del danno e che
presuppone un ordinamento dove si legittimano le pretese di risarcimento del
danno, ha una triplice funzione:
-
Se ingiustamente qualcuno mi causa una
diminuzione del mio patrimonio, posso richiedere LIBERAMENTE un reintegro delle
mie finanze: in caso contrario, posso rivolgermi ad un avvocato. La
re-integrazione patrimoniale ha funzione risarcitoria (a volte non è neanche la
cosa migliore).
-
C’è poi la funzione di incentivo (funzione più
importante), che invita ad un comportamento corretto. Il danno causato
scoraggia qualcun altro dall’intraprendere quella fattispecie che ha causato il
fatto funesto.
-
Funzione di allocazione del rischio.
La valutazione del danno può
avvenire per danno emergente che per lucro cessante (la prima è la semplice
reintegrazione patrimoniale delle perdite dirette, mentre la seconda è il costo
opportunità, a cui si aggiungono le perdite legate ai mancati guadagni dovuti
al danno).
RESPONSABILITA’ OGGETTIVA / PER
COLPA
La responsabilità può essere
oggettiva: il risarcimento è dovuto indipendentemente dalla colpa (è stato
Tizio? Tizio paga). La responsabilità per colpa, invece, prevede che il
risarcimento alla parte lesa è dovuto solo se il danno è frutto di imperizia,
negligenza o imprudenza. Il nostro problema è far dipendere il danno dalle
specifiche circostanze. Se la pericolosità di una attività dipende
dall’investimento in “precauzioni” del danneggiante, il danno dipende
inversamente da X (ovvero livello delle precauzioni). In generale, il
potenziale danneggiante sceglie il livello di X per massimizzare il suo
beneficio netto (u(x)) che è la differenza tra il suo guadagno ed i costi di X.
Si pensi, per esempio, a quando ci si sposta in auto: si confronta la necessità
di impiegare poco tempo con il rischio di incidente correndo.
Il livello efficiente di
precauzione è quel livello di beneficio sociale massimo, pari alla differenza
tra il beneficio netto del danneggiante e il danno del danneggiato (costo
marginale precauzioni = danno marginale).
Se la responsabilità è oggettiva,
c’è piena compensazione del danno: il beneficio privato del danneggiante è
uguale al beneficio sociale e quindi beneficio netto meno il risarcimento. Si
crea un danno: quello che io pago in risarcimento è quello che riceve il
danneggiato.
Se la responsabilità è per colpa,
il risarcimento è dovuto solo se la diligenza è inferiore agli standard
definiti dall’ordinamento. Il danneggiante (potenziale) avrà convenienza ad
adottare precauzioni leggermente superiori agli standard in modo da evitare
risarcimenti. Il beneficio sociale non coincide con quello privato. Se gli
standard son bassi, il secondo sistema genera profitti grazie ad esternalità
negative. Il danneggiante ha interesse ad esercitare l’attività anche quando
questa ha un valore sociale negativo (beneficio netto meno costo standard meno
danno, è sicuramente negativo).
Le cose si complicano se la
prevenzione è bilaterale. Si faccia l’esempio della circolazione stradale. Il
danneggiante (auto) cerca di evitare la responsabilità (standard, per esempio:
il limite di velocità), il danneggiato cerca di minimizzare i costi.
Concorso di colpa in proporzione
alla responsabilità: porta all’efficienza se gli standard sono adeguati.
I modi di procedere per quanto
riguarda le attività con esternalità negative sono la ricerca di sistemi
standard, che prevengano i danni veri e propri (soglie stabilite attraverso
misurazioni internazionali…).
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