domenica 5 aprile 2015

8^ LEZIONE DI ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI.

IL DIRITTO D’AUTORE – OPERE D’INGEGNO
Nasce per tutelare gli stampatori (non per difendere l’autore), perché il problema era che gli autori venivano pagati dagli stampatori (diritti). Il diritto d’autore nasce su sollecitazione della persona più attrezzata economicamente (stampatore). Come diritto nasce in maniera piuttosto complessa: nasce come la concessione del diritto di sfruttare economicamente l’opera, ovvero l’editore. Il diritto d’autore nasce dalla volontà dello stampatore che rischia pagando l’artista e vuole dunque approfittare dell’investimento fatto. Questi diritti vengono tutelati in diversi modi (es. SIAE).
La nascita di questo diritto complesso permette di cedere i diritti di sfruttamento a qualcuno. La durata è molto più ampia del brevetto: rimane, per sempre, la correttezza deontologica della citazione scientifica e artistica. Esiste, infatti, il reato di plagio.
Cos’è il copyleft: consiste nel concedere l’uso di utilizzare elementi di un’opera, a condizioni specifiche. Lo spirito di garantire la circolazione gratuita, lasciando inalterato il diritto di proprietà. La seconda condizione, in genere, è mantenere la pubblica accessibilità (come l’open software). Il divieto può anche essere limitato, ci possono essere vie di mezzo. In sostanza: tutela del diritto di autore, con un obbligo di lasciare libero il bene stesso, garantendo la gratuità, affinché il bene stesso si diffonda.
I SEGNI DISTINTIVI – IL MARCHIO AZIENDALE
La ditta, insegna, marchio -- > garantiscono la distinzione dell’impresa. Per questo vengono tutelate: l’impresa che opera sul mercato ha la necessità di essere riconosciuta. Se fa della pubblicità o marketing, questa deve essere riferibile ad una entità ben chiara. Per essere difesi (i nomi, i marchi…segni distintivi) devono avere una capacità distintiva, la verità, la novità e la liceità (tutte caratteristiche indispensabili). Questa tutela è tanto più importante quanto più i prodotti non sono facilmente conoscibili ex ante (potrebbe essere un problema di beni omogenei ma in cui il servizio è importante, come i carburanti, i quali difficilmente sono uguali); potrebbe essere un problema di beni di esperienza, dove la qualità è appresa solo con il consumo (beni alimentari, ad esempio); potrebbe essere un problema di beni di fiducia, dove la qualità non è sicura neanche con il consumo (esperti, consulenti, medici…). Tuttavia, spesso si paga solo per il logo o per il marchio (auto, orologi…).
LA RESPONSABILITA’ CIVILE
Attività praticabili ma dannose, oppure potenzialmente pericolose-dannose, fatti illeciti.
Il problema è definire il limite entro il quale rientra la nozione di danno. Responsabilità civile: delimita i campi di attività in cui gli individui sono tenuti a farsi carico delle conseguenze delle proprie azioni sugli altri, sanzionando il travalicamento del limite. Bisogna che ci sia una consistenza del danno che lo renda degno di attenzione. Il risarcimento, che presuppone un riconoscimento del danno e che presuppone un ordinamento dove si legittimano le pretese di risarcimento del danno, ha una triplice funzione:
-        Se ingiustamente qualcuno mi causa una diminuzione del mio patrimonio, posso richiedere LIBERAMENTE un reintegro delle mie finanze: in caso contrario, posso rivolgermi ad un avvocato. La re-integrazione patrimoniale ha funzione risarcitoria (a volte non è neanche la cosa migliore).
-        C’è poi la funzione di incentivo (funzione più importante), che invita ad un comportamento corretto. Il danno causato scoraggia qualcun altro dall’intraprendere quella fattispecie che ha causato il fatto funesto.
-        Funzione di allocazione del rischio.
La valutazione del danno può avvenire per danno emergente che per lucro cessante (la prima è la semplice reintegrazione patrimoniale delle perdite dirette, mentre la seconda è il costo opportunità, a cui si aggiungono le perdite legate ai mancati guadagni dovuti al danno).
RESPONSABILITA’ OGGETTIVA / PER COLPA
La responsabilità può essere oggettiva: il risarcimento è dovuto indipendentemente dalla colpa (è stato Tizio? Tizio paga). La responsabilità per colpa, invece, prevede che il risarcimento alla parte lesa è dovuto solo se il danno è frutto di imperizia, negligenza o imprudenza. Il nostro problema è far dipendere il danno dalle specifiche circostanze. Se la pericolosità di una attività dipende dall’investimento in “precauzioni” del danneggiante, il danno dipende inversamente da X (ovvero livello delle precauzioni). In generale, il potenziale danneggiante sceglie il livello di X per massimizzare il suo beneficio netto (u(x)) che è la differenza tra il suo guadagno ed i costi di X. Si pensi, per esempio, a quando ci si sposta in auto: si confronta la necessità di impiegare poco tempo con il rischio di incidente correndo.
Il livello efficiente di precauzione è quel livello di beneficio sociale massimo, pari alla differenza tra il beneficio netto del danneggiante e il danno del danneggiato (costo marginale precauzioni = danno marginale).
Se la responsabilità è oggettiva, c’è piena compensazione del danno: il beneficio privato del danneggiante è uguale al beneficio sociale e quindi beneficio netto meno il risarcimento. Si crea un danno: quello che io pago in risarcimento è quello che riceve il danneggiato.
Se la responsabilità è per colpa, il risarcimento è dovuto solo se la diligenza è inferiore agli standard definiti dall’ordinamento. Il danneggiante (potenziale) avrà convenienza ad adottare precauzioni leggermente superiori agli standard in modo da evitare risarcimenti. Il beneficio sociale non coincide con quello privato. Se gli standard son bassi, il secondo sistema genera profitti grazie ad esternalità negative. Il danneggiante ha interesse ad esercitare l’attività anche quando questa ha un valore sociale negativo (beneficio netto meno costo standard meno danno, è sicuramente negativo).
Le cose si complicano se la prevenzione è bilaterale. Si faccia l’esempio della circolazione stradale. Il danneggiante (auto) cerca di evitare la responsabilità (standard, per esempio: il limite di velocità), il danneggiato cerca di minimizzare i costi.
Concorso di colpa in proporzione alla responsabilità: porta all’efficienza se gli standard sono adeguati.

I modi di procedere per quanto riguarda le attività con esternalità negative sono la ricerca di sistemi standard, che prevengano i danni veri e propri (soglie stabilite attraverso misurazioni internazionali…).

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