IMPRESA PADRONALE e IMPRESA
MANAGERIALE
Impresa padronale era il nostro
modello: a proprietà chiusa, dove se il proprietario non è egli stesso manager,
attua comunque un controllo sull’operato del manager.
Impresa manageriale: la proprietà
è tendenzialmente aperta, e non c’è una proprietà forte. C’è la possibilità di
cambiare queste maggioranze, in quanto la proprietà è frammentata. Il manager è
frutto della decisione di una maggioranza, spesso minoritaria.
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Public
company: proprietà diffusa, maggioranze risicate ed instabili.
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Impresa consociativa: proprietà ristretta, con
controllo solido.
IMPRESA PADRONALE
È all’origine del capitalismo
familiare (capitalismo dove domina la famiglia e non la finanza). C’è una certa
visibilità dell’imprenditore (che diventa soggetto economico) che detiene le
funzioni di controllo e di governo dell’impresa (paternalismo).
QUALI SONO GLI OBIETTIVI
DELL’IMPRESA?
Massimizzare il profitto
dell’imprenditore e dell’impresa. L’imprenditore ha una storia da difendere, ha
un senso di responsabilità nei confronti dei lavoratori: meccanismo socio-psicologici
che costruiscono il paternalismo dell’imprenditore.
Vincoli e limitazioni:
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Vi sono degli interessi e valori extraeconomici
o esterni all’impresa;
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Orizzonte temporale non sempre di lungo periodo;
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Propensione al rischio del capitale limitata.
Vantaggi:
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Vis imprenditoriale;
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Dedizione, radicamento;
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Agilità.
Limiti:
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Debolezza finanziaria;
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Debolezza manageriale;
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Sacrificio degli azionisti di minoranza (spesso
si fa quello che dice l’azionista di maggioranza).
IMPRESA MANAGERIALE
Il manager ha maggiore
visibilità. Questo è esemplificato dal fatto che se viene citato in giudizio
qualcuno che sia rappresentativo della impresa stessa si tira in ballo
l’amministratore delegato. Il soggetto economico in questo caso è di difficile
determinazione: è il manager è colui che vuole massimizzare la propria
remunerazione e massimizzare la valorizzazione delle proprie capacità tali
interessi possono essere contrastanti. Il suo interesse è quello di far fiorire
l’azienda in modo tale da poter anche raggiungere maggiore visibilità e
prestigio per se stesso. In t0 il manager segna a 6 euro il prezzo delle
azioni; in t1 le azioni varranno 10 euro l’una. I 4'000'000 di euro di
differenza saranno di guadagnato per il manager (perché ne compra 1'000'000).
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