Il CONTRATTO
Forma giuridica tradizionale per
vincolare le parti e ridurre l’incertezza (forma elementare dell’autonomia
privata). Buona parte delle nostre interazioni economiche avviene in uno spazio
giuridico informale. Spesso le convenzioni riempiono il vuoto, l’assenza di un
contratto formale. Quando si va su importi e prestazioni impegnative, è bene
formalizzare le transazioni con contratti scritti nero su bianco. Un contratto
è formato da elementi fondamentali (data, nomi dei contraenti…) e deve essere
in grado di prevedere gli effetti che produrrà. I contratti danno una
conclusione, soluzione ad ogni problema che si possa manifestare. Il contratto
cerca di dominare il “tempo che passa”, in quanto il tempo che scorre produce
dei cambiamenti nel mondo fenomenico.
Esecuzione EFFICIENTE
Per analizzare i problemi che si
pongono si schematizzi un contratto di vendita. Supponiamo che un contratto di
fornitura preveda un pagamento anticipato (t0) e uno per la fornitura (t1). Il
prezzo lo chiamiamo P. il beneficio per l’acquirente è pari a B e lo stimiamo
con il prezzo di riserva P(x) (lui stima il bene 100, il prezzo sarà pari a 90:
il prezzo potrà salire fino a B che è, appunto, 100). Il costo del fornitore
sarà pari a C, che è pari al prezzo di riserva del venditore stesso. Il
compratore fa affidamento sull’acquisto futuro del bene: stringe accordi per
una SUB-VENDITA, opera come se fosse già al di sotto della sua sfera giuridica.
Se il venditore non consegna alla data prestabilita, vi è anche un danno per
l’acquirente dato dalla mancata consegna (D). Il prezzo di vendita deve
fissarsi in un intervallo a metà via tra il prezzo di riserva del compratore e
il prezzo del venditore. B>P>C
Poniamo che il venditore debba
vendere un prodotto che oggi vale 50 euro (in quanto ha componenti in oro al
prezzo venduto ad oggi); produce il bene e il prezzo dell’oro sale
vertiginosamente (il prodotto ora vale 100 euro). Il contratto c’è e vale ma il
venditore subirebbe una perdita (dovrebbe, in linea teorica, adempiere). È
conveniente adempiere o non adempiere? È conveniente pagare i danni al cliente?
La condizione di efficienza sociale (tenendo conto della somma del benessere
del venditore + benessere acquirente) è che B-C<-D: il fornitore dovrebbe
essere sollevato dall’obbligo perché il costo di produzione è maggiore del
lucro cessante B e il danno emergente D. L’adempimento è efficiente nel caso in
cui C<B+D: altrimenti è efficiente l’inadempimento.
COME DETERMINARE IL RISARCIMENTO
(penale)
Una penale per inadempimento
efficiente è uguale a B+D (ovviamente si è causato un danno al cliente). Il
problema è che se si vuole fare un contratto efficiente, B si scrive comunque,
mentre D non si scrive spesso (eventuale danno). Per fissare il risarcimento
eventuale a livello efficiente, bisogna dare un valore a D. Poniamo che il
cliente compri una bici per 300 euro. La consegna avviene dopo tot giorni. In
quel lasso di tempo il cliente si impegna ad acquistare accessori per bici per
un totale di 50 euro. La penale (R) è efficiente nel momento in cui R = 350
euro. La penale efficiente è quella che vede tornare i soldi più il danno
emergente. Il risarcimento efficiente è quello che addossa alla parte
inadempiente i costi dell’inadempimento. L’inadempiente è costretto così ad
INTERNALIZZARE i costi della proprie scelte, solo così garantendo l’efficienza
(per evitare di scaricare su terzi i costi delle proprie scelte
opportunistiche).
Esistono molte altre formule,
come la risoluzione del contratto per “eccessiva onerosità sopravvenuta” (per
eventi imprevedibili alle parti). È sempre utile ed efficiente prevedere delle
penali al momento della stipula. Ma prevedere delle penali è un po’ segno di
sfiducia. Spesso la penale è prevista come una mora, cioè come una quantità di
denaro da pagare per il ritardato adempimento (spesso calcolata come degli
interessi, in base a quanto tempo in più passa dal concordato adempimento). Ovviamente,
il sistema giudiziario deve funzionare.
IL CONTRATTO INCOMPLETO
È difficile scrivere bene un
contratto. Il contratto si dice INCOMPLETO quando non prevede quali siano i
diritti e gli obblighi specifici delle controparti in tutte le possibili
circostanze future.
Problemi principali:
-
Vaghezza del linguaggio;
-
Dimenticanza;
-
Risparmio di tempo e costi (fatto frettolosamente
o sulla base di un contratto standard);
-
Asimmetria informativa.
Prestazioni di fare, per le quali
la qualità della prestazione non è osservabile: problema principale-agente.
Altri problemi possono essere
legati alla diligenza o l’onestà della controparte. Si faccia l’esempio del
mandato: il mandante (principale) cerca delle persona che compiano degli affari
per lui in una data zona (agente di commercio), le quali si chiamano MANDATARI.
La variabile fondamentale (a parte il prezzo per l’agente) è la DILIGENZA e lo
SFORZO che il mandatario (agente) deve compiere per conto del mandante. Spesso
questa diligenza non è osservabile direttamente: alla fine del mese si consta
se si poteva fare di meglio o se quello che viene fatto è già abbastanza. È bravo
questo agente? Non si può giudicare dal rendimento dell’azienda. Questa
difficoltà nel conoscere la verità permane e in mezzo vi è un problema di
delega. Facendo riferimento alla tabella presente nell’EI 7 – slide 4, pi greco
è il guadagno dell’azienda, omega è il guadagno dell’agente, alfa è il guadagno
dell’agente imbroglione, -beta è il guadagno dell’azienda imbrogliata.
Rimane comunque un contratto
incompleto, in quanto non si può controllare l’agente né verificare se si è
comportato correttamente o meno (il costo sarebbe superiore al beneficio).
DURATA DEL CONTRATTO
Quali sono i vantaggi della
diversa durata di un contratto? I contratti di lunga durata possono essere
utili perché permettono investimenti in un clima di relativa certezza. Riduce
l’incertezza in quanto fissa i termini economici dei rapporti tra due
contraenti. In un contratto di lunga durata possono investire e l’impresa e il
lavoratore (la formula standard in Giappone fino a qualche anno fa era
l’impiego a vita).
I contratti a breve sono più
flessibili e garantiscono di cambiare partner a costi inferiori.
Nel caso di contratti incompleti
ci possono essere i seguenti problemi:
-
RATCHET EFFECT, che si configura come una
riluttanza a svelare informazioni importanti, che circolano nel lungo periodo;
-
INVESTIMENTI SPECIFICI, nella relazione, che
causano una situazione di LOCK-IN di colui che effettua tali investimenti, in
quanto si pone in una situazione di debolezza contrattuale; l’altra parte,
rinegoziando il contratto, può appropriarsi di tutto il valore del contratto
(committente che abbassa i prezzi di fornitura una volta che il fornitore si è
indebitato investendo). L’investimento specifico ha valore solo in quello
specifico contesto (e si pone in una situazione di debolezza contrattuale).
Questo può non avvenire quando le parti sono corrette (eticamente corrette, è
un mercato dove si riconoscono delle regole etiche).
-
Hold up: quando il fornitore è riluttante ad
effettuare investimenti specifici perché non c’è fiducia, il committente (vedendo
ciò) può inglobare l’attività produttiva per poter procedere al processo
produttivo.
-
Investimenti da affidamento: il contratto rende
fiduciosa la controparte. La azione delle due parti è esporsi ad investimenti
impegnativi.
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