martedì 5 maggio 2015

20^ LEZIONE DI FILOSOFIA DEL DIRITTO.

RAPPORTO TRA BAROCCO E POST MODERNITA’ (breve riassunto)
Ciò che si è trattato finora è il barocco NEL post moderno. Questa altra forma di manifestazione del barocco può essere desunta dall’identificazione culturale del barocco e del post moderno come epoche della contraddizione; dal suo significato terminologico.
Si è usato il particolare paradigma di Thomas Hobbes come chiave di lettura: idea politica e giuridica di stato inteso come monopolio della funzione principale (legislativa). L’idea dello stato di Hobbes (che egli stesso chiama “Leviatano”. Il sistema di certezza garantisce l’ordine.
Si è poi esaminata la teoria del contratto sociale e della sovranità (esercitare giuridicamente e politicamente il potere sovrano). Ordine, certezza, contratto sociale e sovranità sono concetti presenti in Hobbes.
…A
Come si mostra il Barocco nel Post Moderno? È una messa a confronto di due epoche simili nel fatto che entrambe sono definibili come epoche “della contraddizione”. Oltre a tali esempi culturali, si concluderà l’argomento con un terzo punto: la metafora. Si potrebbe trovare una via d’uscita interpretativa per spiegare la post modernità grazie alla metafora. È una figura retorica grazie al quale io sposto un concetto ignoto ad un concetto a me noto. Serve a spiegare un concetto che all’uditore è ignoto. La più grande metafora del ‘600 è quella dell’uomo (l’uomo è una grande metafora vivente).
Il linguaggio stesso che usa l’uomo è la metafora della vita. Qual è il luogo dove questa metafora si manifesta? È il teatro (simbolo di cultura e di antropologia).
LE DUE FIGURE METAFORICHE PER LO STATO
Le due principali figure metaforica: l’ellisse e il labirinto (due idee essenziali). L’ellisse spiega una certa idea di ordine giuridico; il labirinto spiega l’idea di stato, di autorità politica. Si cominci dall’ELLISSE.
L’ellisse è definibile come il luogo dei punti di un piano le cui distanze da due punti fissi (fuochi appunto) hanno somma costante. È una figura geometrica che rappresenta una somma di due cerchi che si allontanano ma che si avvicinano. Qual è il principale esempio per eccellenza? La piazza. La simmetria discontinua rappresenta significativamente il moto dei pianeti nel sistema solare. I pianeti orbitano intorno al sole seguendo moti ellittici non sullo stesso piano. Vi sono diversi teorici nel diritto e nella politica che la rivoluzione terrestre (e quindi la rivoluzione in generale) è solo apparente: si torna sempre al punto di partenza. Sostanzialmente l’epoca è di immobilità: l’ordine, come nell’ellisse, non è centrato. Il diritto non può essere inteso in un unico senso, infatti: l’ordine giuridico non è solo delle norme.
IL LABIRINTO
Si può definire il labirinto come una struttura architettonica a pianta molto complessa, strutturata da un intrico di passaggi molto complessi che rende difficile l’arrivo all’uscita. Le vie sono molte e quasi tutte (tranne una) non portano da nessuna parte. Il labirinto non è solo una struttura dove ci si perde, ma anche un posto dove ci si ritrova. Ricorda il mito del Minotauro. Perché è importante giuridicamente? Perché Minosse era un grande legislatore. Il labirinto è una metafora per indicare il potere politico e giuridico (elemento di disorientamento di instabilità).
LIBERTA’
È un tema molto ampio: può essere trattato distinguendo la libertà dei moderni rispetto alla libertà degli antichi. Questa distinzione fu introdotta da Benjamin Constant col suo dialogo “Discorso sulla libertà degli antichi paragonata a quella dei moderni”. Fu pronunciato nel 1819 dopo il Congresso di Vienna e Constant si interroga su cosa sia effettivamente la libertà. La libertà degli antichi è basata su una certa idea di libertà positiva (“Noi non possiamo più godere della libertà degli antichi che si fondava sulla partecipazione attiva e costante al potere collettivo. Questo prevedeva una mancanza di vincoli fisici alla presenza del soggetto nella società”). E la libertà dei moderni? Egli afferma che “la nostra libertà deve fondarsi sul pacifico godimento dell’indipendenza privata”. Il che prelude ad un’indipendenza dell’arbitrio costrittivo altrui e rivendicazione di uno spazio personale di non ingerenza. Questa, all’opposto della prima, è una libertà NEGATIVA. Questo è un modo di intendere la realtà tipicamente moderno.
IL PARADIGMA MODERNO: LIBERTA’ E ASSOLUTEZZA
“Secondo il significato proprio del termine, si intende per libertà l’assenza di impedimenti esterni” (Thomas Hobbes, De Cive, IX).

“È libero di fare una cosa chi può farla se ha la volontà di farla, e può astenersene, se ha la volontà di astenersene” (T. Hobbes, Of Liberty and Necessity). Che cos’è la libertà negativa? È l’indipendenza dall’arbitrio costrittivo altrui ma può essere ben definita come assenza di impedimenti esterni al movimento, ricordando Hobbes. Questa libertà è una libertà ASSOLUTA, AB-SOLUTA, sciolta da qualunque vincolo (“sciolto da, libero da”). Libertà dal vincolo, da una costrizione esterna (quando sono libero da qualcosa di esterno? Quando posso volerlo).

Nessun commento:

Posta un commento