martedì 5 maggio 2015

16^ LEZIONE DI ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI.

I CONTRATTI TIPICI – DIMENSIONE ECONOMICA
CONTRATTI DI ALIENAZIONE
Vendita
Trasferimento di diritto di proprietà su un bene verso un corrispettivo. Il trasferimento è del diritto. Per avere un contratto di vendita bisogna avere libertà di negoziazione e quindi essere d’accordo sull’oggetto, ma anche sul prezzo. Le persone devono avere capacità legale d’agire e il loro consenso deve svilupparsi liberamente, senza vincoli né minacce. In realtà il mercato perfetto, che dà prezzi efficienti, ha bisogno costantemente di concorrenza e di assenza di PESANTI asimmetrie informative. La sola libertà di negoziazione non è qualcosa che ci assicuri che vi sia un mercato efficiente.
Il prezzo di riserva è quel valore che porta la quasi rendita a zero: il venditore sa che non venderà ad un prezzo inferiore ad Xa; il compratore sa che non comprerà ad un prezzo inferiore ad Xb. La differenza indica il valore generato dalla transazione. Se il compratore compra a Xb la sua quasi rendita (punto minimo per l’abbandono del negozio giuridico) va praticamente a zero.

Tuttavia il prezzo limite può non essere fissato nel tempo. Il margine può essere difficile da determinare in quanto legato alla quantità venduta o a fattori di contesto. Quindi l’analisi non può essere a-temporale.

Nel tempo il negoziante può anche scendere molto il suo prezzo di riserva, allontanandosi dallo zero della quasi rendita.
Per i prodotti alimentari deperibili, in prossimità della scadenza, possono essere venduti sotto il limite per recuperare, almeno in parte, le spese.
Da cosa dipendono la forza o la debolezza contrattuali? Da rigidità od elasticità della domanda e dell’offerta: avere una funzione di domanda rigida significa essere penalizzati (D/O rigide sono penalizzate rispetto alle D/O elastiche);
Il monopolio è un caso estremo: chi è in posizione di forza è il monopolista. I deboli sono i suoi clienti. Non c’è una piena libertà di negoziazione, in quanto ridotta all’osso (compro-non compro, compro di più, compro di meno).
Lo stato di necessità, ovvero lo stato di bisogno, che riduce il prezzo di riserva del venditore nel caso di suo bisogno, e aumenta il prezzo di riserva del compratore nel caso di bisogno del compratore stesso.
Vi sono poi dei problemi un po’ più sofisticati: l’effetto ricchezza e la ridotta capacità o libertà di scelta. Nel primo caso chi ha molte risorse monetarie può trascurare le perdite o fissare prezzi di riserva IRRAZIONALI. Nel secondo caso, invece, la ridotta capacità di scelta può essere dovuta o a scarsa capacità personale o comunque dovuta al contesti, ovvero a scarsa informazione.

LA COMPRAVENDITA E LE CONDIZIONI
Se si pongono delle condizioni la compravendita non è immediata. Può essere molto utile, in caso di riserva mentale, sottoporre il contratto a condizione. Si potrebbero anche avere dei contratti aleatori.
Altro esempio di compravendita non conclusa immediatamente è la vendita a termine. Si fissa oggi (T0) il prezzo Pter e la consegna del bene avverrà al momento T1. In inglese si chiamano FUTURE. Il prezzo fissato oggi è una PREVISIONE di quello che è previsto per il futuro. Il prezzo future incorpora una visione dell’andamento dei mercati. Questo prezzo incorpora anche un piccolo tasso di interesse. Il prezzo incorpora anche un premio per il rischio, in quanto compro qualcosa che non c’è ancora (alea).

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