domenica 26 ottobre 2014

5^ LEZIONE DI ECONOMIA POLITICA.

In questa lezione parleremo di VALORE secondo Adam Smith, della teoria economica di David Ricardo (la sua teoria sulla divisione del mondo della produzione e sulla rendita), accenneremo a John Stuart Mill e cominceremo a parlare di Malthus.



Valore sociale: dimensione politica o etica che fa assumere un valore ad un bene in vista di obiettivi sociali condivisi ed anche in assenza di scambi o di processi produttivi (sicurezza sociale…). 

Il valore nella sua quantificazione (NON è la moneta, perché è relativa) è L’ORA DI LAVORO. Per misurare il valore del bene Smith si proietta in avanti quantificando il tutto in ore di lavoro. Il valore di un bene: quante ore del suo lavoro è disposto a sacrificare per avere quel bene. Il prezzo è fatto da interazione fra domanda e offerta. Scarsità relativa = interazione fra domanda e offerta (D/S, demand and supply). Troppa domanda = prezzi salgono; troppa offerta = prezzi scendono.

L’altra teoria fondamentale è la teoria del valore come lavoro contenuto (costs and expenses) [Ricardo + Marx]: cosa ci è costato in termini di ore di lavoro la produzione di un bene. Adotta questa per studiare sistemi distributivi…
Il tutto era stato scatenato dal dibattito sul giusto prezzo della merce.

Valore sociale: dimensione politica o etica che fa assumere un valore ad un bene in vista di obiettivi sociali condivisi ed anche in assenza di scambi o di processi produttivi (sicurezza sociale…). 

DAVID RICARDO

Studio sulla distribuzione del reddito, fare studi adottando la seconda teoria del valore. I beni agricoli in UK scarseggiavano e non erano di altissima qualità; nonostante questo, avevano prezzi altissimi, andavano ad incrementare i guadagni dei lavoranti agricoli. Dividiamo il mondo della produzione in 3 categorie, produttive / sociali:

a-     Lavoratori, con salario di sussistenza; sono braccianti agricoli (settore agro-alimentare) e vengono assoldati in funzione del lavoro da fare; c’è una sovrabbondanza di lavoratori (i salari rimanevano al livello di sussistenza) W0 LINEA TRATTEGGIATA ORIZZONTALE.
b-     Imprenditori, prendono in affitto le terre, le fanno lavorare, danno il ricavo l’affitto ai redditieri, danno i salari, e rimangono i profitti per loro.
c-     I redditieri, proprietari terrieri, hanno la rendita delle terre. Fanno aste per affittare terreni agli imprenditori.

Ricardo dice: prendiamo i terreni che sono scarsi; essi hanno una produttività differente tra loro (terreni che offrono ottimi raccolti, altri molto scarsi). I terreni sono sull’ASSE DELLE X. Sono posti in ordine decrescente (dal più fertile al meno fertile). Sull’asse delle Y ci sono i ricavi e i costi.
X0 indica il terreno in cui si va in perdita (linea tratteggiata verticale che interseca X). Cosa pago al proprietario terriero? Approfitta che c’è una differenza di rendita dei vari terreni. Fa, quindi, delle aste. Gli imprenditori si confrontano per affittare quel terreno. In queste aste, l’incontro farà salire il costo della rendita (vorranno tutti i più fertili) --> lasciano tutto al proprietario terriero e poco all’imprenditore. La rendita, dunque, si configura come un guadagno differenziale dato dalla rendita del suolo.

L’imprenditore cerca sempre di innovare ed investire --> cerca di spostare più in alto la nuova frontiera produttiva. Deve cercare di aumentare la produttività dei terreni che affitta. Il triangolo tra il rosso e il tratteggiato è il SOVRAPPIU’. La rendita è legata ai guadagni che ha un individuo SOLO in quanto proprietario di un fattore della produzione. Il padrone ha questa rendita che rischia di soffocare l’attività imprenditoriale.


La RENDITA
Si può dividere in due tipi:

1-     Differenziale (estensivo): dipende dalla diversa produttività del terreno (l’affitto in centro vs. in periferia); deriva dalla concorrenza tra coloro che vogliono prenderlo in affitto.

2-     Intensiva: dipende dalla produttività decrescente di dose successive di capitale e lavoro applicate su uno stesso terreno. Spargo il letame (per esempio), fertilizzo, faccio, quindi, in modo che il terreno sia più produttivo (essere bravi a produrre e migliorare le performances dei terreni).

Marx sosterrà l’esistenza di una rendita  assoluta, di natura monopolistica. Nella TEORIA NEOCLASSICA la rendita sarà estesa ad ogni attività che goda di profitti superiori al normale (dato da barriere anti-competitive e a vantaggi tecnologici). Per in neoclassici, dunque, la rendita si genera in ogni circostanza in cui manchi la concorrenza. --> mettiamo i proprietari terrieri in concorrenza --> aumentiamo la concorrenza tra varie nazioni.  
JOHN STUART MILL
È l’economista per eccellenza. Punto di riferimento del pensiero liberale/progressista. Indaga i metodi per ridurre l’oppressione alla creazione di rendite. Favorire, dunque, le esportazioni; consente di trovare compratori con P(x) più elevati. Per lo stadio è meglio liberalizzare i mercati, tassare e poi proteggere i più poveri. Enrico VIII, dopo aver espropriato la chiesa dei suoi beni, conferisce le terre ai nobili --> povertà Inghilterra. Elisabetta, così, emana le leggi sui poveri (per dare aiuti…).

MALTHUS
I discorsi fatti da Smith e Ricardo sono difettosi. Se la popolazione non aumentasse, infatti, i prezzi dovrebbero scendere. Ma perché non è possibile?
ASCISSA: tempo
ORDINATA: livello produzione + popolazione
Le risorse aumentano, i poveri (appena si dà loro un livello più alto di reddito) fanno figli. 

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