L’IMPRESA
Stock option: ruolo importante nell’incentivare il manager.
PUBLIC COMPANY
Visti i caratteri generali,
bisogna “spezzettare” l’impresa manageriale. PUBLIC è un aggettivo che assume
significati diversi: il suo capitale è quotato in borsa e tutti possono
acquistare tali quote, diventandone azionisti. Se il padrone detiene il 60%
delle azioni e vengono quotate il 40% delle azioni, non sarà mai una public
company. Se invece buona parte o la maggior parte del capitale dell’impresa è
quotato in borsa, è chiaro allora che c’è una possibilità di acquistare parti
importanti di queste azioni (non c’è a priori qualcuno che controlli questa
azienda). Non essendoci un’azionista di maggioranza o di riferimento, l’azienda
non ha un nucleo imprenditoriale che controlli le politiche aziendali. Ovvio
che allora la figura del manager assume importanza. I manager, quindi, acquisiscono
un potere molto elevato. L’unico modo per capire se l’azienda è guidata bene o
male è la quotazione in borsa. Se la borsa è un mercato finanziario perfetto,
dove operano persone esperte, lucide ed informate, allora solo lì si capirà se
il manager sta lavorando bene o meno.
Insider trading: asimmetrie
informative che gli operatori finanziari non hanno. Informazioni importanti
sull’azienda che possono essere sfruttate a favore dell’azienda.
Aumentare il capitale sociale è
una maniera facile e sicura di finanziamento dell’azienda (più che la richiesta
di un prestito ad una banca, su cui bisognerà pagare anche degli interessi
piuttosto consistenti).
VANTAGGI
Crescita illimitati grazie ai
sottoscrittori disposti a finanziare l’impresa che va bene.
Profilo manageriale, detto
obbligato, in quanto v’è un controllo operato dalla borsa (valutazione che
tiene il posto del controllo del padrone).
LIMITI
Chi fa il manager comanda come se
l’impresa fosse sua: questo può portare da un’impresa di tutti ad impresa di
nessuno. Bisogna quindi continuare a gasare la posizione dell’azienda sul piano
finanziario per evitare che le azioni vengano vendute. Questo, però, porta il
manager a guardare sempre al breve periodo. L’operatore di finanza guarda al
breve periodo perché “domani è un altro giorno e si vedrà”.
IMPRESA CONSOCIATIVA
Tipica impresa europea, nella sua
parte più consistente è molto stabile. Ha un nòcciolo duro: spesso questo
“nòcciolo duro” si realizza grazie a patti di sindacato e può essere
determinato dal fatto che l’impresa può essere parte di un gruppo di imprese
che hanno uno stesso fine. Nessun singolo azionista ha il controllo e una quota
significativa è detenuta da operatori finanziari con prospettive di lungo
periodo (banche, fondi di investimento…).
Altra quota spesso detenuta da
persone con forti interessi nei confronti dell’impresa. Le
strategie di queste imprese sono di lungo periodo: non avendo la pressione sul
risultato di breve periodo, possono concentrarsi sul lungo periodo.
Ci sono due modelli tipici: il modello TEDESCO e quello
GIAPPONESE.
GERMANIA
Importante il ruolo delle BANCHE MISTE nel controllo
delle imprese, anche attraverso la delega dei risparmiatori-azionisti. La banca
commerciale gestisce i pagamenti delle imprese o anticipa la liquidità: la
banca universale è quella banca che raccoglie risparmio e lo trasforma in
capitale di rischio per le imprese. Questo permette alle imprese di crescere
molto rapidamente, alle volte TROPPO rapidamente. Si vengono, per questo, a
creare dei grossi cartelli. Le banche tedesche hanno, nei loro investimenti,
azioni delle imprese: esse, però, non hanno ruolo passivo! Anzi mandano i loro
tecnici a gestire tali imprese: tutti i risparmiatori che hanno un conto-titoli
in banca non sono tenuti ad andare nei CdA (chi ci va automaticamente è più
“potente”). In Germania le banche avevano un diritto di essere rappresentate
nei CdA delle varie aziende in cui i correntisti avevano investito. Ci possono
essere dei problemi di conflitto di interessi, naturalmente. Nel consiglio di
sorveglianza (che ha un po’ il potere del consiglio dei soci) entra il 50% dei
rappresentanti dei lavoratori (CODETERMINAZIONE). Le decisioni vengono prese
con largo consenso degli stakeholder che entrano nel merito della gestione.
Questa banca che entra nell’AZIONARIATO diventa una “banca di casa”, che
diventa comproprietaria dell’impresa e la rappresenta nel CdA. La Germania ha
scelto una strategia per la quale le aziende non rimarranno mai senza soldi.
GIAPPONE
La proprietà: le grandi imprese giapponesi sono spesso
membri di gruppi familiari chiamati ZAIBATSU oggi KEIRETSU: gruppi con banca,
assicurazione, finanziarie, società commerciali e via discorrendo. Si facilita
la crescita di grandi gruppi industriali. È un Paese in cui non ci sono
originariamente capitali quindi questi gruppi hanno all’interno
un’organizzazione piuttosto snella ma partecipativa. Il manager controlla, ma i
lavoratori partecipano sempre alle decisioni.
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