martedì 28 aprile 2015

13^ LEZIONE DI ECONOMIA DELLE ISTITUZIONI.

L’IMPRESA
Stock option: ruolo importante nell’incentivare il manager.
PUBLIC COMPANY
Visti i caratteri generali, bisogna “spezzettare” l’impresa manageriale. PUBLIC è un aggettivo che assume significati diversi: il suo capitale è quotato in borsa e tutti possono acquistare tali quote, diventandone azionisti. Se il padrone detiene il 60% delle azioni e vengono quotate il 40% delle azioni, non sarà mai una public company. Se invece buona parte o la maggior parte del capitale dell’impresa è quotato in borsa, è chiaro allora che c’è una possibilità di acquistare parti importanti di queste azioni (non c’è a priori qualcuno che controlli questa azienda). Non essendoci un’azionista di maggioranza o di riferimento, l’azienda non ha un nucleo imprenditoriale che controlli le politiche aziendali. Ovvio che allora la figura del manager assume importanza. I manager, quindi, acquisiscono un potere molto elevato. L’unico modo per capire se l’azienda è guidata bene o male è la quotazione in borsa. Se la borsa è un mercato finanziario perfetto, dove operano persone esperte, lucide ed informate, allora solo lì si capirà se il manager sta lavorando bene o meno.
Insider trading: asimmetrie informative che gli operatori finanziari non hanno. Informazioni importanti sull’azienda che possono essere sfruttate a favore dell’azienda.
Aumentare il capitale sociale è una maniera facile e sicura di finanziamento dell’azienda (più che la richiesta di un prestito ad una banca, su cui bisognerà pagare anche degli interessi piuttosto consistenti).
VANTAGGI
Crescita illimitati grazie ai sottoscrittori disposti a finanziare l’impresa che va bene.
Profilo manageriale, detto obbligato, in quanto v’è un controllo operato dalla borsa (valutazione che tiene il posto del controllo del padrone).
LIMITI
Chi fa il manager comanda come se l’impresa fosse sua: questo può portare da un’impresa di tutti ad impresa di nessuno. Bisogna quindi continuare a gasare la posizione dell’azienda sul piano finanziario per evitare che le azioni vengano vendute. Questo, però, porta il manager a guardare sempre al breve periodo. L’operatore di finanza guarda al breve periodo perché “domani è un altro giorno e si vedrà”.
IMPRESA CONSOCIATIVA
Tipica impresa europea, nella sua parte più consistente è molto stabile. Ha un nòcciolo duro: spesso questo “nòcciolo duro” si realizza grazie a patti di sindacato e può essere determinato dal fatto che l’impresa può essere parte di un gruppo di imprese che hanno uno stesso fine. Nessun singolo azionista ha il controllo e una quota significativa è detenuta da operatori finanziari con prospettive di lungo periodo (banche, fondi di investimento…).
Altra quota spesso detenuta da persone con forti interessi nei confronti dell’impresa. Le strategie di queste imprese sono di lungo periodo: non avendo la pressione sul risultato di breve periodo, possono concentrarsi sul lungo periodo.
Ci sono due modelli tipici: il modello TEDESCO e quello GIAPPONESE.
GERMANIA
Importante il ruolo delle BANCHE MISTE nel controllo delle imprese, anche attraverso la delega dei risparmiatori-azionisti. La banca commerciale gestisce i pagamenti delle imprese o anticipa la liquidità: la banca universale è quella banca che raccoglie risparmio e lo trasforma in capitale di rischio per le imprese. Questo permette alle imprese di crescere molto rapidamente, alle volte TROPPO rapidamente. Si vengono, per questo, a creare dei grossi cartelli. Le banche tedesche hanno, nei loro investimenti, azioni delle imprese: esse, però, non hanno ruolo passivo! Anzi mandano i loro tecnici a gestire tali imprese: tutti i risparmiatori che hanno un conto-titoli in banca non sono tenuti ad andare nei CdA (chi ci va automaticamente è più “potente”). In Germania le banche avevano un diritto di essere rappresentate nei CdA delle varie aziende in cui i correntisti avevano investito. Ci possono essere dei problemi di conflitto di interessi, naturalmente. Nel consiglio di sorveglianza (che ha un po’ il potere del consiglio dei soci) entra il 50% dei rappresentanti dei lavoratori (CODETERMINAZIONE). Le decisioni vengono prese con largo consenso degli stakeholder che entrano nel merito della gestione. Questa banca che entra nell’AZIONARIATO diventa una “banca di casa”, che diventa comproprietaria dell’impresa e la rappresenta nel CdA. La Germania ha scelto una strategia per la quale le aziende non rimarranno mai senza soldi.
GIAPPONE

La proprietà: le grandi imprese giapponesi sono spesso membri di gruppi familiari chiamati ZAIBATSU oggi KEIRETSU: gruppi con banca, assicurazione, finanziarie, società commerciali e via discorrendo. Si facilita la crescita di grandi gruppi industriali. È un Paese in cui non ci sono originariamente capitali quindi questi gruppi hanno all’interno un’organizzazione piuttosto snella ma partecipativa. Il manager controlla, ma i lavoratori partecipano sempre alle decisioni.

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