lunedì 8 dicembre 2014

26^ LEZIONE DI DIRITTO PUBBLICO.

In questa lezione parleremo ancora di leggi comunitarie in confronto a leggi statali. Spiegheremo velocemente il cosiddetto CRITERIO DI SPECIALITA'.

La giurisprudenza della Corte Di Giustizia ci dice che regolamenti e direttive europee sono caratterizzate dalla forma del primato.
Ponendo che una direttiva leda i principi fondamentali della Costituzione, l’unica via che si può pensare è quella di sollevare la questione di illegittimità costituzionale di quella legge che ha reso operativo il trattato fondamentale della UE. La regola di “esecuzione” è regolamentata nell’articolo 80 Costituzione. Bisogna dichiarare, quindi, incostituzionale la legge che rende operativa la norma europea (Trattato di Roma) -- > si chiude la porta a quelle direttive che ledono i supremi principi della Costituzione.
L’articolo 117 comma 1 ci sta dicendo che la legge non può contenere disposizioni contrarie alle fonti comunitarie. Immaginiamo che una legge sia contraria ad un ordinamento comunitario: la Corte Costituzionale può dichiarare l’incostituzionalità della legge? Sì. Oggi come oggi, però, se una legge opera in violazione di un regolamento comunitario, si dice che il PARAMETRO COSTITUZIONALE PUO’ ESSERE INTEGRATO DAL PARAMETRO COMUNITARIO. È lo stesso articolo 117 primo comma che afferma che afferma la possibilità di incostituzionalità di una legge che sia antinominica rispetto ad un regolamento comunitario.
Ma cosa vuol dire “arricchire la Costituzione con una norma interposta”? Nel caso di una legge regionale che non rispetti i principi fondamentali di una legge statale, posso dire che la legge regionale è incostituzionale, nella misura in cui la legge statale va ad arricchire la Costituzione. Lo stesso discorso si può tranquillamente fare nel caso di un DLGS e di una legge di delega.
Altro esempio di norma interposta che va ad arricchire la Costituzione lo troviamo nell’articolo 117 1° comma. Se un regolamento comunitario viene contraddetto da una legge, noi sappiamo che prevale il regolamento. È la Costituzione che mi dice che la legge deve rispettare il regolamento (                 norma interposta). Anche la legge che lede un regolamento comunitario, quindi, oggi può essere dichiarato incostituzionale con questo metodo.
E fino al 2001? Qual era il fondamento costituzionale delle fonti comunitarie? Con un artificio nell’articolo 11 della Costituzione (l’Italia accettava le limitazioni di sovranità -- > inizialmente, i padri costituenti, avevano pensato alla costruzione dell’ONU). Oggi questa lettura “spuria” dell’articolo 11 è arricchita dall’articolo 117 primo comma.

CRITERIO DI SPECIALITA’

È la prevalenza della legge speciale su quella generale. Questa prevalenza si ha indipendentemente dalla collocazione temporale delle fonti.

a)     Un articolo del CC (poniamo) mipone un termine generale di impugnazione di un provvedimento illegittimo a 60 giorni (termini GENERALI);
b)     Limitatamente alla materia appalti, invece, abbiamo un termine di 30 giorni (termini SPECIALI).

Rapporto legge GENERALE – SPECIALE. Una legge speciale, quindi, pone un’eccezione alla legge generale (antinomia risolta con prevalenza della legge speciale su quella generale). Ovviamente non si sta parlando di una vera e propria antinomia: è come dire “quella fattispecie è disciplinata in via generale da una legge generale, in via speciale da una speciale” -- > si valuterà caso per caso.
Il problema sorge quando la legge di cui al punto a viene modificata: il termine passa a 90 giorni. Che succede alla norma speciale? Rimane invariata perché OPERA IN DEROGA rispetto alla generale.
E se dovesse accadere il caso inverso? Cioè: se il punto b sopra citato dovesse essere modificato in termine a 15 giorni? Rimane la legge generale e limitatamente a quella speciale cambia il termine.
 Bisognerebbe distinguere le antinomie in due gruppi:

-        Reali (quelle di cui ci siamo occupati finora);

-        Apparenti (risolvibili attraverso l’interpretazione) -- > attività che consente all’interprete di ricavare il significato di una disposizione (norma). L’interprete ci guida nell’attribuzione del significato (studia bene articolo 12 delle preleggi). 

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