domenica 12 ottobre 2014

SECONDA LEZIONE DI ECONOMIA POLITICA.

Questa lezione verterà su: tasso di sconto, tasso di sconto sociale, VANE, TIR, investimento, ROI, Pay Back Period, Tasso di incremento, Capitalizzazione.

Tasso di sconto: variabile che serve ad aggiustare valori intertemporali. Costi e benefici devono essere ridotti e riferiti allo stesso momento temporale. Tasso di sconto che da qui a qualche anno svaluta una somma di denaro. Parametro che mi permette di tradurre il valore di 100 € ora e fra due anni (avranno un potere d’acquisto diverso). Percentuale su base annua per valutare l’omogeneizzazione del valore di 100 euro. 


Tasso di sconto sociale: (tss) è utilizzato per lo sconto di valori futuri in questioni di interessi generale à viene valutato secondo un saggio di preferenza temporale sociale. Si sceglie un tasso che tenga conto di molti punti di vista (inflazione,…). Ma nei benefici inserisco: ricadute economiche positive, servizio che durerà molti anni, occupazione creata,…inglobo in questo TSS l’interesse pubblico (benefici di una società del futuro proiettati nel presente).

VANE: è il valore attuale netto economico e si configura come la differenza tra benefici e costi attualizzati.

TIR: tasso interno di rendimento; è quel tasso di sconto che porta a zero il VANE in: ∑BNn/(1+r)n  con BNn=Bn-Cn, (beneficio netto scontato con “r” per n anni).

RBCA: si configura come il rapporto tra benefici e costi attualizzati.

ROI: si configura come il rapporto tra il beneficio attuale e l'investimento iniziale.

INVESTIMENTO: è paragonabile ai "costi sostenuti". 

Per chiarire i concetti: 



PRODOTTO
COSTO (investimento)
BENEFICIO
A
100
120 à beneficio netto: 20 à 20/100 = 20% rendimento netto
B
80
100 à beneficio netto: 20 à 20/80 = 25% rendimento netto




20 = VANE;
TIR = 20% e 25%.

PAY BACK PERIOD: numero di anni in cui si recupera l’investimento grazie agli utili di un investimento à indipendente dal beneficio netto.

TASSO DI INCREMENTO: è la differenza fra due valori e il conseguente rapporto tra differenza e valore iniziale. L'incremento totale, però, non si configura mai come la somma degli incrementi: 100€ + 1% = 101€ + 1%(di 101, che è diverso dall'1% di 100)....

CAPITALIZZAZIONE: poniamo di avere un valore di partenza che chiameremo S0
Se questo valore cresce, in un anno, con un tasso "r", si potrà calcolare la capitalizzazione seguendo la formula:

S = S0 * (1+r). 


Nel caso in cui volessimo prendere la crescita di questo valore "spalmato" su più anni, basterà sommare (in parentesi) a 1 i diversi "r" (r1, r2...). 


L'inverso della capitalizzazione è il VALORE ATTUALE che si calcola:


 Vf  / (1+ r)
in cui Vf sta per "valore futuro" e "n" per "numero di anni.
Sempre considerando l'esempio di prima, anche qui, nel caso in cui "r" sia "spalmato" su più anni, basta sommare a 1 r1, r2...


Più complicata ancora si fa la situazione se vogliamo tenere conto del flusso di reddito (R) di un’attività produttiva.

Se R varia di anno in anno basta tenerne conto nella formula inserendo un R variabile. 



Se n è molto grande ed r e R sono ipotizzati costanti, il risultato è che

A=R/r. 

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