martedì 14 ottobre 2014

SECONDA LEZIONE DI DIRITTO PUBBLICO.

In questa lezione parleremo degli "antenati" del diritto attuale, del costituzionalismo e del diritto "odierno". 



Il diritto fino al 600 è un diritto stratificato, diverso a seconda della corporazione, a seconda della classe sociale…600-700 monarchie assolutistiche à l’idea della Monarchia è “lo stato e la legge sono io” à legibus solutus à il sovrano è al di sopra di ogni legge à il regno è cosa del sovrano.

13 settembre 1789: Libertà, fratellanza (solidarietà), uguaglianza à trovare uno strumento per superare la stratificazione giuridica: si approda alla legge generale ed astratta. La generalità e la astrattezza della legge: destinata ad applicarsi un numero indeterminato di volte à nessuno può sentirsi svincolato dalla legge
-                Generale e astratta
-                Lega tutti (anche il sovrano)
-                Un parlamento (la legge è prodotto del parlamento, organo rappresentativo per eccellenza)

L’unica soluzione, quindi, poteva essere un organo che riceveva un mandato dalla base elettorale per legiferare. Il diritto stratificato nasce: consuetudinario, passa al Sovrano, all’interpretazione e via così. (per approfondire: Ludovico Antonio Muratori: “Dei difetti della Giurisprudenza”). L’800 è l’idea delle codificazioni (Costituzionalismo à costituzioni che pongano delle regole valide anche per i Sovrani). Nella Restaurazione si restaurano le Monarchie ma si pongono dei limiti (Monarchie Illuminate) o Monarchie Costituzionali (e non più assolutistiche).

LEX à abilita un solo soggetto a produrre delle regole à la legge generale astratta contiene in sé già i germi della sua rovina: il passo fondamentale della decadenza si fece quando si ritenne di assegnare il ruolo di legislatore politico allo stato (cioè al Parlamento) à risoluzione del diritto nella legge generale astratta.
La legge generale astratta funziona solo se il PARLAMENTO è davvero un organo rappresentativo, ovvero se rappresenta veramente gli interessi di un intero corpo sociale. E se il Parlamento rappresenta solo i propri interessi? Crea delle leggi che non rappresentano gli interessi del popolo, ma i propri  àleggi ad personam.

Nell’analisi politica ed etica di Aristotele emerge che nessun potere è quello corretto, se non quello della politeia. Vediamo perché:

Demo/crazia: è davvero governo del popolo? No, perché prevale la maggioranza (bisogna arrivare ad un compromesso) à tende a diventare TIRANNIA (OCLOCRAZIA, forma degenerata)

Aristo/crazia: no, perché tende a diventare oligarchia (per l’intima natura dell’uomo)

Politèia: sì, filo/sofi: gli amanti della saggezza.

Quindi:
a)             Il parlamento è lo specchio della legge elettorale: è la possibilità del corpo elettorale di     eleggere i propri rappresentanti – converte il voto in seggio
a.             Se la legge elettorale impedisce al corpo elettorale di scegliere i propri rappresentanti
b.             Impedisce il diritto di mandato imperativo (faccio promesse ma poi non le mantengo) --> MANDATO: ti permetto di spendere il mio nome per fare i miei interessi
c.              Chi può essere eletto rappresentante? Tutti. Il problema viene a galla quando gente incompetente viene inserita nel parlamento. Ma la vera ricchezza del diritto è il CORPO SOCIALE.

b)             Il soggetto su cui dobbiamo focalizzare la nostra attenzione è l’INTERPRETE ovvero colui che interpreta la legge à il prodotto storico può anche essere aberrante. Il diritto è destinato al corpo sociale à condiziona le condotte ma è a sua volta condizionato dalle condotte à condizionato dalla risposta comportamentale del corpo sociale.
Il diritto è un insieme di regole che richiedono al corpo sociale di reagire a queste regole. L’atto interpretativo è il momento più importante --> si dà un significato. Da proposizione linguistica la si porta ad un significato. (Santi Romano) 

Nel 4-500 c’era corrispondenza fra morale e legge (coincidenza corpo normativo religioso e organizzazione politica). Il diritto non ha il suo momento più importante nella sanzione à il diritto ha il suo momento migliore quando riesce a realizzare le buone condotte. Il momento patologico del diritto è la trasgressione.

IL DIRITTO è :
a-             Insieme di regole giuridiche

b-             Calato in un corpo sociale

Quali sono le fonti del diritto? Chi e secondo quali forme può porre regole giuridiche in Italia?
CIVIL LAW (DEDUTTIVO)

UNIONE EUROPEA:

FONTI DI MATRICE STATALE:

1.             COSTITUZIONE (art. 138,139)
2.             LEGGE (art. 70-74, 76-77, decreto legge e legislativo, dlg e dlgs)
3.             REGOLAMENTI art. 1-3-4 GOVERNATIVI à reg. (art. 17 / l. 400/88   1176  articolo 17 della legge 400 del 1988)
4.             CONSUETUDINI 1-8 disposizioni

LEGGI E REGOLAMENTI DI ENTI E REGIONI:

1.             STATUTO
2.             LEGGE
3.             REGOLAMENTO

Tutte queste sono disposizioni che ci dicono come produrre regole giuridiche. Tutte queste disposizioni sono DOCENDI CAUSA. Ci sono poi le regole REGENDI CAUSA che regolano i comportamenti. Non è lo stesso in GB o USA (COMMON LAW (INDUTTIVO)– stare decisis à una sentenza del giudice costituisce un precedente à ogni giudice contribuisce ad arricchire il diritto à natura empirica, giurisprudenziale). Segue l’evoluzione sociale (vantaggio), ma non ha generalità né astrattezza, solo casistico, manca di omogeneità (svantaggio).


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