In questa lezione ribadiremo le principali differenze tra governo e parlamento e spiegheremo (per sommi capi) come un disegno di legge diventa legge.
La differenza essenziale tra
parlamento e governo è che nel parlamento c’è anche l’opposizione (non come il
governo che rappresenta la maggioranza, ovvero una posizione comune). La
centralità del parlamento sta proprio nel continuo incontro tra maggioranza ed
opposizione. Ora la maggioranza è
costituita da PD, NCD, SC; all’opposizione mettiamo FI, LEGA, 5 STELLE. Tutti i
prodotti del governo sono prodotti di una maggioranza che non si confronta con
l’opposizione --> rafforzamento della centralità sul governo, impoverimento importanza del
Parlamento. Art 64 cosituzione: (verifica validità deliberazioni)
-
Quorum partecipativo (è necessaria la presenza
della maggioranza degli aventi diritti al voto)
-
Quorum deliberativo (è necessario per procedere
alla deliberazione)
La maggioranza semplice non
coincide con la maggioranza assoluta. La costituzione prevede 3 maggioranze:
-
Semplice, maggioranza aventi diritto (315+1). Poniamo
siano presenti 320 deputati; 300 si astengono; 15 sì, 5 no, la Camera approva
(basta che ci sia un voto in più, tendenzialmente anche se i sì si equivalgono
ai no);
-
Qualificata, rafforzata, è richiesta una
maggioranza di 2/3 (devono essere presenti almeno dei 2/3 dei presenti [420],
se si chiedono i voti favorevoli dei 2/3, si richiedono 420 voti favorevoli –
quorum deliberativo);
-
Assoluta, richiesta che si esprime in senso
favorevole la metà degli aventi diritto al voto + 1. È meno prescrittiva della
QUALIFICATA. Nel nostro esempio, ci vorranno ALMENO 316 voti favorevoli.
PARADOSSO DI SARTORI (professore
che insegnava scienza dell’amministrazione a NY) -->
Sartori dice di fare attenzione
al meccanismo maggioritario, perché diventa un meccanismo di tirannia. La regola della maggioranza può
paradossalmente trasformarsi in una prevaricazione della minoranza. Vengono,
quindi, create delle leggi generali astratte da una minoranza.
LA LEGGE: fonte per eccellenza
che produce regole giuridiche. È un atto del Parlamento.
Produrre una legge non è
un’azione istantanea, ma richiede un procedimento: serie coordinata di atti che
sono finalizzati all’adozione di un atto finale. Il PROCEDIMENTO legislativo è
una serie coordinata di atti.
FASE INIZIATIVA: fase in cui qualcuno prende l’iniziativa, ovvero,
attiva il Parlamento --> si deve presentare un articolato (disegno di legge),
lo si avvia producendo alla Camera o al Senato un disegno di legge (testo
scritto già articolato in disposizioni). Il disegno di legge può essere
presentato da:
-
Deputati e Senatori,
-
dal Governo,
-
dalle Regioni,
-
dal Corpo Elettorale (iniziativa popolare,
almeno 50.000 firme che consentono il deposito del disegno in Camera e Senato),
-
CNEL (consiglio nazionale economia e lavoro).
È la fase di avvio del
procedimento. Impulso QUALIFICATO, articolare in disposizioni il disegno di
legge.
FASE COSTITUTIVA/DELIBERATIVA: Camera e Senato deliberano in via definitiva i
contenuti presentati nei disegni. In Camera e Senato ci sono delle Commissioni
Permanenti che sono competenti di varie e diverse materie (ambiente…). Il disegno di legge
viene, in questo modo, assegnato dal Presidente della Camera alla commissione
competente (se il disegno riguarda l’ambiente, la presidente della Camera Boldrini lo rimanda alla
“commissione ambiente”). Si rispecchiano, dunque, le stesse proporzioni
dell’assemblea plenaria.
-
Il presidente della Camera assegna alla
commissione competente;
-
La commissione ricevente deve:
o
Approvare il disegno di legge nel suo insieme
(serve per vedere se il disegno di legge esprime un certo interesse: se è di
interesse, si passa oltre; se non è di interesse, si evitano le altre due
fasi);
o
Approvare il disegno di legge articolo per
articolo (fase anche dell’EMENDAMENTO, ovvero modifica al testo che possono
essere:
§ Additivo,
aggiungere qualcosa che non c’era;
§ Soppressivo,
modifica diretta a togliere qualcosa che c’era;
§ Modificativo,
modifica quello che c’è.
o
Approvare il disegno di legge nel suo insieme
(di nuovo che serve per vedere se il disegno di legge ha ancora una sua
razionalità).
-
Redigere una relazione di maggioranza, ovvero
esporre le conclusioni all’assemblea del suo insieme. Nel caso si maturi una
forte opposizione, ci sarà anche un relatore di minoranza che leggerà le
motivazioni in assemblea plenaria;
-
Il disegno di legge deve, ora, essere trasmesso
al Senato (disegno di legge raffinato dall’altra Camera)…l’iter è LO STESSO. Il
disegno, inoltre, può essere RI-EMENDATO. Ora, però, deve tornare indietro
all’altra Camera…e via così. à
SISTEMA DI BICAMERALISMO PERFETTO. Camera
e Senato devono seguire LO STESSO IDENTICO ITER. (art. 70 Costituzione)
Quello sopra descritto è il PROCEDIMENTO PER COMMISSIONE REFERENTE. La
commissione, fatta la triplice lettura, deve conferire i risultati
all’Assemblea nel suo insieme (che ha la possibilità di rifare tutti questi
passaggi).
FASE INTEGRATIVA DELL’EFFICACIA: il Presidente della Repubblica
promulga la legge, fa in modo che sia pubblicata nella Gazzetta Ufficiale, la
legge è in vigore.
Ma perché i padri costituenti avevano pensato ad un sistema di BICAMERALISMO PERFETTO?
I
partiti originariamente erano MONOCRATICI. Esprimevano, cioè, i bisogni di una
sola classe sociale. Erano espressione della CAMERA ALTA (Aristocrazia e
Clero). Quando gli interessi della classe economica, che diventano sempre più
forti, non sono più rappresentati? Con la nascita della borghesia, che ha
cominciato a pretendere una propria rappresentatività (‘6-‘700 e prime
costituzioni 800esche). Verso fine ‘800 primi ‘900 comincia a delinearsi la
cosiddetta classe proletaria (lavoratori della gleba).
La legge, dunque,
comincia a dare spazio anche al IV stato --> suffragio universale --> il
suffragio universale maschile (ancora ancorato a basi censitarie) primo ‘900.
Il suffragio universale VERO: 1946 (Italia). Nel 1948 continuiamo ad avere un
sistema bicamerale ma per ragioni completamente diverse da quelle per cui si
erano formate.
Ma perché lo si mantenne allora? Lo si mantenne per evitare delle
forme di stato autoritarie, tiranniche; i padri costituenti, avendo la memoria
vivissima del 20ennio fascista, volevano creare un sistema di controllo
reciproco. Esempio concreto di aberrazione durante il ventennio? Legge Acerbo:
premio di maggioranza (se hai una maggioranza relativa, puoi raggiungere la
maggioranza assoluta grazie a questa legge) --> creazione
organi che esautorassero anche quel poco di opposizione rimasta --> dittatura.
Complimenti Carlo Alberto per la tua bellissima idea. grazie a te ora riuscirò a passare diritto pubblico visto che il lavoro mi porta via molto tempo. Spero che tu continui con questa iniziativa. Molti più ragazzi dovrebbero essere come te! Complimenti e grazie ancora! in attesa di una tua nuova pubblicazione...
RispondiEliminaMarcello Solfrizzi
Grazie Marcello Solfrizzi, sono davvero commosso e al contempo contento che i miei appunti servano veramente a qualcuno!
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